Di Giuseppe (IDV), governo sordo a problemi

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AGENPARL– “L’Italia dei valori ha da sempre sostenuto il ruolo fondamentale della Scuola e dell’istruzione. Purtroppo, a causa della politica del ministro Gelmini, ci troviamo di nuovo a parlare di docenti il cui diritto al lavoro è, ancora una volta, mortificato, offeso, negato.” -cosi l’On. Anita Di Giuseppe, IdV, che ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione

AGENPARL– “L’Italia dei valori ha da sempre sostenuto il ruolo fondamentale della Scuola e dell’istruzione. Purtroppo, a causa della politica del ministro Gelmini, ci troviamo di nuovo a parlare di docenti il cui diritto al lavoro è, ancora una volta, mortificato, offeso, negato.” -cosi l’On. Anita Di Giuseppe, IdV, che ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione

“Il sistema delle graduatorie ad esaurimento fu introdotto nel 2006, per stabilizzare le posizioni del personale docente tramite un piano di assunzioni. Si tratta dell’unico canale esistente per  reclutare sia il personale docente abilitato, sia per il conferimento d’incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche, nonché per il conferimento di tutti gli incarichi a tempo indeterminato laddove siano state esaurite le graduatorie di merito.

Nel 2008, per facilitare questo programma, – prosegue il deputato – le graduatorie furono sostanzialmente bloccate; a causa del decreto ministeriale 44 del 2011 non c’è più possibilità di inserimento nelle graduatorie per intere categorie di abilitati e abilitandi che, dal 2008 ad oggi, hanno frequentato o frequentano percorsi abilitanti, compresi Scuola di Specializzazione SSIS IX ciclo, corsi abilitanti COBASLID, AFAM e Scienze della Formazione Primaria, attivati dal MIUR stesso. Il decreto nega loro l’iscrizione alle graduatorie, provocando una situazione di evidente e grave disparità tra persone con titoli equivalenti.

Sulla scuola e sul precariato, il Governo ha da sempre fatto orecchie da mercante; ora è il momento di interrompere questo circolo vizioso che paralizza l’intero sistema dell’istruzione. Come dimostrano le proteste di docenti, studenti e genitori – conclude l’On. Anita di Giuseppe – queste gravi incongruenze non sono che il frutto dei tagli dissennati operati a danno della scuola e volti a favore di imprese militari e bungabunga di vario genere. Purtroppo, si scrive Gelmini, si legge Tremonti".

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