Detrazioni spese istruzione I e II ciclo 730: tutte le novità 2016

WhatsApp
Telegram

A partire dal 2015 è possibile portare in detrazione sulla dichiarazione dei redditi le spese di istruzione sostenute per i propri figli o per i familiari fiscalmente a carico.

A partire dal 2015 è possibile portare in detrazione sulla dichiarazione dei redditi le spese di istruzione sostenute per i propri figli o per i familiari fiscalmente a carico.

Mentre fino al 730 2015 ero possibile portare in detrazione soltanto quel che riguardava le spese di frequenza universitaria, master, dottorati di ricerca, canone per locazione di studenti fuori sede, spese per asili nido e spese di iscrizione agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, la novità principale della dichiarazione dei redditi 2016 è che la detrazione del 19% spetta anche per le spese sostenute per

  • Scuola dell’infanzia
  • Scuola primaria
  • Scuola secondaria di primo grado
  • Scuola secondaria di secondo grado




ferme restando le detrazioni previste fino allo scorso anno per asili nido e istruzione universitaria.

Dal 730 2016, quindi, i contribuenti potranno detrarre il 19% di quanto speso nel corso del 2015 per l’istruzione dei propri figli per qualsiasi scuola di rodine e grado, sia pubblica che privata con un tetto massimo di spesa pari a 400 euro per ogni alunno (si parla quindi di una detrazione apri a 76 euro).

Le spese di istruzione vanno inserite nel modello 730 nel quadro E dal rigo E8 al rigo E12 con il codice 12 (istituito dall’Agenzia delle Entrate proprio per questa nuova voce di detrazione).

Si ricorda a tal proposito che il contributo volontario (che spesso viene associato, però, all’iscrizione dell’alunno) per la scuola superiore rientra, non essendo obbligatorio, nelle erogazioni liberali, da indicare nel rigo E17 del quadro E del modello 730 con il codice 31.

Tra le spese detraibili rientrano le quote di iscrizione e delle rette mensili per le scuole pubbliche, le spese di mensa scolastica per le scuole pubbliche e private, restano invece escluse dalla detrazione le spese sostenute per l’acquisto di materiale di cancelleria e per i libri di testo.

Per quel che riguarda le detrazioni relative alle spese di mensa scolastica per approfondire puoi consultare anche gli articoli:

Dichiarazione dei redditi. Detrazioni mensa scolastica figli: ecco come e dove inserirle

Detrazione mensa scolastica 2016: quali sono le rate da detrarre nella dichiarazione dei redditi?

Detrazione mensa scolastica 2016: quali documenti occorrono a comprovare la spesa?

WhatsApp
Telegram

AggiornamentoGraduatorie.it: GPS I e II fascia, calcola il tuo punteggio