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Detrazioni spese di istruzione al 19% dichiarazione redditi: dal nido all’Università vediamo quali

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Detrazioni Irpef al 19% nella dichiarazione dei redditi dall’asilo nido all’Università: vediamo quali sono ammesse e che documentazioni presentare.

La crescita dei figli è accompagnata dall’asilo nido all’Università da detrazioni Ipref al 19% che toccano anche le attività sportive ma anche le spese sostenute per i disturbi specifici dell’apprendimento.

Detrazioni spese universitarie

Le spese sostenute nel 2018 per alcune di queste voci sono già contenute nel modello precompilato 2019. Le spese relative all’Università, per esempio gestite dall’Agenzia delle Entrate sono state per 3,4 milioni di dati. Per ogni studente, entro il 28 febbraio 2019, sono state inviate le spese relative all’Università e nello specifico l’ammontare delle spese universitarie (vale il principio di cassa e quindi sono comprese solo le spese sostenute nel corso del 2018) specificando l’anno accademico di riferimento: a sostenere le spese in questione può essere stato soltanto o lo studente o un suo familiare.

L’importo riportato, al netto dei rimborsi e dei contributi ricevuti.

I dati non inviati sono quelli sostenuti da soggetti diversi dallo studente o un suo familiare poichè questi pagamenti non sono detraibili dall’Irpef.

Nella dichiarazione va indicata l’area disciplinare di studio tra:

  • medica
  • sanitatia
  • scientifica
  • tecnologica
  • umanistica e sociale

Detrazioni asili nido

Per tutti gli studenti le detrazioni previste, però non riguardano solo gli studi universitari ma iniziano dall’asilo nido e dalla scuola materna.

Per gli asili nido e sezioni primavere (età compresa da 3 mesi a 3 anni) è prevista una detrazione del 19% sulle rette pagate per un massimo di 632 euro per ogni figlio.

Detrazioni scuola infanzia, primaria e secondaria

E’ possibile portare in detrazione dall’Irpef lorda il 19% delle spese sostenute per i propri figli per la frequenza di scuole materne (dell’infanzia), elementari (primarie di primo grado), medie (secondarie di primo grado) e superiori (secondarie di secondo grado statali, paritarie e private.

La detrazione è possibile sulle tasse di iscrizione, frequenza, contributi obbligatori, erogazioni liberali e contributi volontari erogati agli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Sono detraibili al 19%, inoltre, le spese sostenute per la mensa scolastica, assistenza al pasto e pre e post scuola. Ma anche spese sostenute per la partecipazione a gite scolastiche, l’assicurazione della scuola e contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa.

Il tetto massimo delle detrazioni per le spese di istruzione dalla scuola materna alla scuola superiore è di 786 euro per ciascuno studente.

Quali documentazioni sono necessarie

Per poter portare in detrazione le spese sopra riportate è necessario detenere le quietanze di pagamento che riportino:

  • importo speso
  • il titolo della spesa
  • se il pagamento non è effettuato alla scuola occorre anche l’attestazione della scuola con dati dell’alunno e delibera di approvazione.

Per la mensa scolastica bastano i bollettini postali o i bonifici bancari con causale e nome e cognome dell’alunno.

Per le spese relative a gite, assicurazioni e contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa bastano, invece le ricevute  che devono riportare dati dell’alunno.

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