Deroga vincolo triennale mobilità, Coordinamento TFA: danneggerà vincitori concorso e residuali GaE

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Comunicato Coordinamento Nazionale TFA – L’Associazione “Coordinamento Nazionale Tfa” esprime il proprio fermo diniego riguardo alle ultime azioni compiute dagli onorevoli del Partito Dempcratico Malpezzi, Cosci, Carocci, Rocchi, Ghizzoni, Ascani, Blazina, Bonaccorsi, Coccia, Crimì, Dallai, D’Ottavio, Iori, Malisani, Manzi, Narduolo, Pes, Piccoli Nardelli, Rampi, Sgambato, Ventricelli, tutti componenti della VII Commissione della Camera.

È notizia di qualche giorno fa che nella legge di Bilancio, attualmente al vaglio delle Commissioni parlamentari, è stato inserito un emendamento a firma della deputata Pd Coscia che prevede un nuovo piano di mobilità straordinaria anche per l’anno 2017/2018, su una quota non precisata di posti vacanti e disponibili spettanti a coloro che parteciperanno alla succitata mobilità.

La legge e l’emendamento in essa contenuto hanno già ricevuto l’approvazione della VII Commissione Cultura della Camera e proseguiranno il loro iter parlamentare. Il provvedimento é una vera e propria deroga a quanto stabilito nell’articolo 1, comma 108, della Legge 107/2015, in cui si prevede l’avvio di una mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti e disponibili, solo per l’anno 2016/2017, per i docenti assunti nel 2015/2016.

Con questo emendamento – che ricordiamo essere stato già bocciato dalla commissione bilancio e poi ripresentato dalla commissione cultura -, oltre ad esserci una proroga non prevista della mobilità straordinaria, si contravviene a quanto specificato nei commi 73 e 80 della stessa legge 107/2015, in quanto decade il vincolo della permanenza triennale, in un unico ambito territoriale, per tutti i docenti assunti nelle fasi B e C nell’a.s. 2015/2016.

Di fatto, si sta provando a modificare in corso d’opera quanto deciso nella 107, non considerando che ciò danneggia ulteriormente i vincitori di concorso a cattedra ed i residuali delle GaE, soprattutto quelli delle regioni centro-meridionali, che sono stati già fortemente penalizzati dalla mobilità straordinaria di quest’anno. Infatti, a causa della stessa, chi ha vinto il concorso a cattedra ha perso la possibilità di essere immesso in ruolo subito sui posti messi a concorso e disponibili, poiché tutte le cattedre vacanti sono state date a coloro che hanno chiesto trasferimento grazie alla mobilità straordinaria concessa dal MIUR.

È significativo, a mo’ di esempio, quanto accaduto in Calabria: i 95 vincitori del concorso per la classe di Lettere (AD04) hanno visto assumere dalla loro graduatoria di merito solo 4 persone in tutta la regione quando, nella sola provincia di Cosenza, prima dell’avvio delle operazioni di mobilità straordinaria, c’erano a disposizione ben 80 cattedre vacanti.

Ciò che lascia ulteriormente l’amaro in bocca, è il totale asservimento dei sindacati sulle posizioni dei docenti assunti con il piano straordinario di assunzione. Duole constatare che i precari di seconda fascia sono, come sempre negli ultimi anni, dei figli di nessuno costretti a lottare autonomamente con le proprie forze per vedere legittimamente riconosciuta la loro esistenza.

I residuali delle GaE ed i vincitori di concorso, che hanno acquisito un diritto inviolabile, chiedono a gran voce, e giustamente, che questo diritto gli venga riconosciuto: in particolar modo, i secondi chiedono di essere assunti nelle regioni in cui hanno concorso entro il triennio, come già stabilito nel bando di concorso nonché nella legge 107/2015.

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