Decreto sviluppo: VII commissione favorevole su salvaprecari, ingresso annuale riservisti, aggiornamento graduatorie senza nuovi inserimenti

Di Lalla
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ANIEF – L’opposizione denuncia la politica degli annunci. In VII Commissione, il parere favorevole passa dopo una sospensione dei lavori che permette ai membri del gruppo di Iniziativa Responsabile di votare. Nel parere favorevole approvato, alcune richieste di modifica per garantire la costante erogazione del servizio e le assunzioni su soli posti vacanti e disponibili, l’estensione al 2011-2012 del salva-precari, l’apertura triennale delle graduatorie d’istituto e l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento secondo punteggi e fasce di appartenenza senza alcun nuovo inserimento, il diritto annuale alle assunzioni con riserva, il termine delle operazioni entro il 31 luglio.

ANIEF – L’opposizione denuncia la politica degli annunci. In VII Commissione, il parere favorevole passa dopo una sospensione dei lavori che permette ai membri del gruppo di Iniziativa Responsabile di votare. Nel parere favorevole approvato, alcune richieste di modifica per garantire la costante erogazione del servizio e le assunzioni su soli posti vacanti e disponibili, l’estensione al 2011-2012 del salva-precari, l’apertura triennale delle graduatorie d’istituto e l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento secondo punteggi e fasce di appartenenza senza alcun nuovo inserimento, il diritto annuale alle assunzioni con riserva, il termine delle operazioni entro il 31 luglio.

Nel parere contrario respinto, la denuncia delle continue nuove assunzioni con il contagocce, dell’elusione della chiara normativa nazionale ed europea inerente la stabilizzazione del personale precario della scuola ancora richiamata nella discussione del salva-precari, della persistente discriminazione tra personale che ha conseguito lo stesso titolo nei confronti del solo personale abilitato o specializzando o laureando non ancora inserito nelle graduatorie, dell’assenza del diritto annuale alle assunzioni con riserva, della proroga del termine delle operazioni al 31 agosto.

Si attende ora di conoscere il risultato della discussione sugli emendamenti presentati, dichiarati ammissibili e votati in V e VI commissione, dietro parere del Governo prima della presentazione della richiesta di fiducia.

ALLEGATO 3
DL 70/2011: Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia. (C. 4357 Governo).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La Commissione VII ( Cultura, scienza e istruzione),
… esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:

5) all’articolo 9, comma 18, con riguardo alle assunzioni del personale docente della scuola e ATA, appare opportuno ribadire la portata legislativa dell’articolo 4, comma 14-bis, della legge 3 maggio 1999, n. 124, citandolo espressamente: infatti, occorre riaffermare la peculiarità del settore scuola, per il quale è necessario garantire sempre la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo;
6) con riguardo al comma 17 dell’articolo 9, considerato che il nuovo sistema per la formazione iniziale degli insegnanti introdotto dal decreto ministeriale 10 settembre 2010, n. 249 entrerà a regime, con l’istituzione dei corsi di laurea previsti dall’articolo 3, comma 2, lettere a) e b), a partire dall’anno accademico 2011/2012 e si prevede che già per l’anno 2013 potranno essere immessi in ruolo i docenti abilitati secondo il nuovo sistema, occorre prevedere che il piano per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili si riferisca al triennio 2010-2012: attraverso questo piano, pertanto, potranno essere trasformati a tempo indeterminato i rapporti di lavoro a tempo determinato instaurati per rispondere alle esigenze di funzionamento del sistema scolastico. La stabilizzazione, ovviamente, potrà avvenire nei limiti dei posti vacanti e disponibili in organico di diritto;
7) considerato che le riduzioni di organico previste dall’articolo 64 della legge 133/08 sono operative anche nell’ultimo anno del triennio, è opportuno prevedere l’applicabilità delle disposizioni cosiddette «salva precari» (articolo 1, commi 2, 3 e 4 del decreto-legge 134/2009) anche con riferimento all’anno scolastico 2011/2012;
8) all’articolo 9, comma 20, è necessario prevedere che anche le graduatorie di circolo e di istituto siano aggiornate con cadenza triennale. Inoltre, con riferimento alle graduatorie ad esaurimento, è opportuno specificare che il trasferimento in un’altra provincia avviene «secondo il proprio punteggio, nel rispetto della fascia di appartenenza, senza possibilità di ulteriori nuovi inserimenti»;

11) la disposizione recata all’articolo 9, comma 19, del decreto-legge in esame, che ha spostato al 31 agosto di ogni anno il termine per la nomina degli insegnanti di cui all’articolo 4, commi 1 e 2, del decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333, andrebbe applicata solo in via transitoria, e non a regime;
e con le seguenti osservazioni:

c) appare opportuno che i soggetti di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 e quelli con patologie oncologiche di cui all’articolo 6, comma 3-bis, del decreto-legge n. 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, possano chiedere il riconoscimento della riserva e l’inserimento di tale titolo nelle graduatorie provinciali di cui all’articolo 1, comma 605, della legge n. 296 del 2006, e nelle graduatorie dei concorsi a cattedra banditi nel 1999, almeno annualmente e comunque prima delle procedure di assegnazione degli incarichi. Appare inoltre opportuno che l’eventuale assegnazione di incarico a tempo determinato o di supplenza breve non pregiudichi il diritto all’inserimento del titolo di riserva.

ALLEGATO 2
DL 70/2011: Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia. (C. 4357 Governo).
PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO PRESENTATA DAI DEPUTATI GHIZZONI, BACHELET, COSCIA, DE BIASI, DE PASQUALE, DE TORRE, LEVI, LOLLI, MAZZARELLA, MELANDRI, NICOLAIS, PES, ROSSA, RUSSO, SIRAGUSA
La Commissione cultura,
premesso che:
….
per quel che riguarda la scuola, i commi da 17 a 20 dell’articolo 9, rappresentano nel loro complesso, una clamorosa smentita del piano straordinario di assunzione e stabilizzazione del personale precario (insegnanti e personale ATA) promesso dal governo prima delle elezioni; essi inoltre contengono norme dirompenti per la programmazione e l’ordinata partenza dell’anno scolastico e omettono previsioni che invece, alla luce delle novità introdotte dal decreto, sembrerebbero necessarie.

Pare utile ricordare che al momento dell’approvazione del decreto in parola da parte del Consiglio dei Ministri, non avevano fatto ben sperare le parole del Presidente secondo cui «il Ministro dell’Economia non ha voluto scrivere numeri nel decreto, ma le assunzioni nella scuola saranno migliaia».

L’assenza non solo di tabelle e numeri esatti, ma anche di un impegno chiaro alla copertura di tutti i posti vacanti e disponibili – sottolineata da tutte le associazioni professionali e sindacati nel corso della audizione qui in VII commissione- è la manifestazione plastica della scarsa capacità della disposizione ad affrontare il problema del precariato. Gli inflessibili richiami alla legge 133/2008 e al regime autorizzatorio delle nomine (legge 449/1997) fanno peraltro facilmente prevedere la prosecuzione delle assunzioni a contagocce dell’ultimo triennio, ben al di sotto della copertura dei posti vacanti e disponibili e del turnover. La disposizione in oggetto non può certamente essere spacciata per un piano straordinario di assorbimento del precariato ed è totalmente incapace di compensare l’effetto deleterio del comma 18 dell’articolo 9, secondo il quale la norma europea – già recepita nella nostra legislazione – che costringe qualunque azienda, pubblica o privata, all’assunzione di chi copre per tre anni consecutivi lo stesso posto di lavoro, non si applicherebbe alla scuola.

In coerenza con la discussione già avvenuta in occasione del decreto cosiddetto Salvaprecari, ribadiamo un netto parere di contrarietà a tale norma. Una lettura, anche superficiale, rivela che tutti i commi riguardanti le assunzioni della scuola hanno lo stesso segno: quello di aumentare anziché diminuire la mole del personale a tempo determinato sfruttato dalla scuola, perfino rispetto ai posti dell’organico risultante dai tagli della legge 133/2008.

Oltre all’inaccettabile segno complessivo determinato dall’articolo 9, cioè quello di una accresciuta instabilità didattica, si sottolinea l’opposizione ad una norma dirompente per la programmazione e l’ordinata partenza dell’anno scolastico: il comma 19, che fa slittare dal 31 luglio al 31 agosto la scadenza per le nomine nella scuola, mettendo i dirigenti scolastici di fronte alla pratica impossibilità di dare ordinatamente inizio, di lì a pochi giorni, all’anno scolastico, ed esponendo insegnanti alunni e famiglie ad un forte aggravio del già notevole caos di inizio anno.

Non si può poi non richiamare l’assenza di norme attese, quale quella per introdurre i necessari correttivi in favore degli insegnanti che dovrebbero godere delle riserve di cui alla legge 68/1999, nonché di quelle per i malati oncologici: se l’aggiornamento delle graduatorie sarà triennale per effetto del comma 20, diventa irragionevole e profondamente iniquo che gli interessati possano far valere la riserva solo una volta ogni tre anni.

Appare altresì irragionevole che le stesse categorie (abilitati e abilitandi in scienza della formazione primaria, in strumento musicale, COBASLID) ammesse alle graduatorie da questo Governo al momento del loro primo aggiornamento, nel 2009, vengano invece escluse questa volta. Infine, l’assenza della proroga di validità delle graduatorie per i passaggi di profilo del personale ATA metterà a rischio il regolare funzionamento di moltissime istituzioni scolastiche per i venir meno di personale qualificato che già vi presta servizio. In conclusione, si ritiene che l’instabilità e l’iniquità di una scuola che ricorre in misura inaccettabile al personale precario è lasciata intatta, se non addirittura aumentata, da un decreto che a parole dichiara di porvi rimedio;
esprime PARERE CONTRARIO.

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