DDL riforma scuola. Addio a POF annuale, ridotti i poteri dei presidi. Nessuna modifica sulla scelta dei docenti

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Questa mattina in VII Commissione cultura si lavora. Approvati amendamenti che erano già stati anticipati dalla nostra redazione e che riguardano i poteri dei dirigenti e l'elaborazione del POF

Questa mattina in VII Commissione cultura si lavora. Approvati amendamenti che erano già stati anticipati dalla nostra redazione e che riguardano i poteri dei dirigenti e l'elaborazione del POF

POF triennale

Uno dei punti sul quale si attendevano chiarimenti è quello dei POF. Infatti, nel testo del DDL si parla di POF triennale, senza riferimento a quello annuale. Una sovrapposizione che trova soluzione in un emendamento di Maria Coscia che supera il POF annuale, istituendo soltanto quello triennale, anche se potrà essere ritoccato annualmente.

Riduzione poteri del dirigente

Inoltre, mentre nel testo del DDL l'unico responsabile del POF era il Dirigente, l'emendamento ridà potere al Collegio dei docenti per l'elaborazione e al Consiglio d'istituto per l'approvazione. Nel piano triennale rientrerà anche il piano di miglioramento della scuola che sarà il risultato dell'autovalutazione, il cosiddetto RAV (già partito quest'anno). 

Posti da assegnare alle scuole

Altra novità, sempre anticipata dalla nostra redazione, riguarda "il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia", assegnato "sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità" (sarà possibile istituire posti in deroga) sia "sul fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa". Altra novità, il POF determinerà anche i posti in organico per gli ATA. 

La scelta dei docenti

Nessuna modifica, ancora, sulla possibilità da parte dei dirigenti di scegliere i docenti della scuola e sugli albi regionali. L'argomento sarà affrontato dalla VII Commissione nei prossimi giorni, quando si emenderà l'articolo 7 del DDL. La tendenza è quella di mantenere la prerogativa del dirigente, ma di far coincidere gli albi con reti di scuole (restringendo, dunque, la possibilità per i docenti di essere impiegati in scuole lontane le une dalle altre) e di mettere delle regole restrittive per i criteri di scelta da parte del DS.

Tutto sulla riforma

Foto di alcuni emendamenti

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