DDL riforma audizioni. FNISM, manca aggiornamento obbligatorio. APEF, no preside uomo solo. MCE, no chiamata diretta, non è scuola privata

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Continuano le audizioni presso la VII Commissione cultura riunita. Oggi è stata  la volta delle associazioni professionali. Vi presentiamo il resoconto sintetico di quanto riferito in Parlamento.

Continuano le audizioni presso la VII Commissione cultura riunita. Oggi è stata  la volta delle associazioni professionali. Vi presentiamo il resoconto sintetico di quanto riferito in Parlamento.

FNISM: IN DDL MANCANZE. NON C'È AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO DOCENTI. USO MIRACOLISTICO DELLE PAROLE 'MERITO' E 'CREDITI'

"La buona scuola si fa con buoni insegnanti, è per questo che chiediamo di ridisegnare la figura del docente. Non basta più il titolo di studio". Nel ddl Buona scuola "ci sono delle mancanze su tutto ciò che riguarda la formazione e l'aggiornamento professionale dei docenti".

A dirlo Paola Farina, rappresentante della Federazione nazionale degli insegnanti (Fnism) in audizione a Montecitorio sul ddl Buona scuola.

Il bonus di 500 euro per gli insegnanti, ha aggiunto, "è un atto di buona volontà ma così non si risolve la questione dell'aggiornamento professionale. Ci aspettavamo che venisse previsto l'obbligo e fosse reso strutturale nella nuova scuola che si sta delineando".

Nel ddl Buona scuola "c'è un uso miracolistico delle parole 'merito' e 'crediti professionali' dei docenti. Completamente inadeguato".

A dirlo Paola Farina, rappresentante della Federazione nazionale degli insegnanti (Fnism) in audizione a Montecitorio sul ddl Buona scuola.

APEF: PRESIDE UOMO SOLO. SERVE ÉQUIPE DOCENTI QUALIFICATA. SÌ NUOVO STATO GIURIDICO DOCENTI E CARRIERA PROFESSIONALE

Con le nuove norme sui presidi previste nel ddl Buona scuola "il dirigente rischia di rimanere un uomo solo". Il dirigente scolastico "ha bisogno di un équipe di docenti qualificati che possano supportare la sua attività e rappresentare quelle figure che mancano nella scuola (nell'ambito relazionale, pedagogico-didattico e organizzativo)".

A dirlo Maria Teresa Sigari, rappresentante dell'Associazione professionale europea formazione (Apef) in audizione a Montecitorio sul ddl Buona scuola.

"Proponiamo un nuovo stato giuridico del docente". Gli insegnanti "devono avere una carriera professionale che non abbia niente a che vedere con quella aziendale. In questo modo si potrà valutare il merito superando le premialità".

A dirlo Maria Teresa Sigari, rappresentante dell'Associazione professionale europea formazione (Apef) in audizione a Montecitorio sul ddl Buona scuola.

MCE: PRESIDE 'TRADUCA' POF TRIENNALE IN TERMINI DI RISORSE. DOCENTI SCELTI DA PRESIDI? SEMBRA SCUOLA PRIVATA, NO PUBBLICA

NO A ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE. PREROGATIVA CORPO DOCENTE. Secondo il Movimento di cooperazione educativa "la valorizzazione delle funzioni del dirigente scolastico rischia di andare a discapito delle prerogative" degli altri soggetti della scuola e, in particolare, "di quelle dei docenti nella loro dimensione collegiale. Ci riferiamo in particolare alla norma che stabilisce che sia il dirigente scolastico a 'elaborare' il piano dell'offerta formativa triennale. Chiediamo che invece di 'eleborazione' sia usata la parola 'traduzione' del piano triennale in termini risorse strutturali e organiche".

Lo ha detto, in audizione di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato, un rappresentante del Mce sul ddl Buona scuola.

 Secondo il Movimento "la classica tripartizione della governance scuola, tra organo di indirizzo (consiglio d'istituto), organo monocratico (dirigente) e organo tecnico-professionale (consigli dei docenti), non è solo un esempio di governo efficace, ma anche un modello di democrazia interna particolarmente rilevante. Il primo modello con cui gli studenti vengono a contatto per l'educazione alla democrazia".

La norma del ddl Scuola che "affida" al dirigente scolastico "la scelta dei docenti" tramite gli albi territoriali "configura una forma di chiamata diretta che riteniamo non congrua con un sistema pubblico, ma più attinente alle scuole" private.

Lo ha detto, in audizione di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato, un rappresentante del Mce sul ddl Buona scuola.

ANFIS CHIEDE 'DOCENTE MENTOR': CERNIERA TRA TEORIA E PRASSI

"Nuova ridefinizione dello status giuridico dei docenti". Al momento "l'unica prospettiva di carriera interna è la dirigenza che però implica l'abbandono delle didattica". A dirlo Alessandra Anceschi, rappresentante del'Anfis (Associazione nazionale dei formatori insegnanti supervisori) in audizione a Montecitorio sul ddl Buona scuola.

"I docenti chiedono di individuare prospettive di carriera – ha aggiunto – che costituiscano occasioni di dinamismo della professionalità degli insegnanti, prima ancora che occasione di riconoscimento economico. Una straordinaria opportunità in questo senso era stata fornita con l'istituzione della figura del supervisore di tirocinio, ora tutor coordinatore".

Una figura – ha continuato – "di cerniera tra teoria e prassi, con il compito di curare il tirocinio dei docenti in formazione. Temiamo che si sottovaluti quale ruolo propulsivo abbia avuto questa figura, anche sul piano dell'innovazione didattica".

L'introduzione della figura di "docente mentor", in un primo tempo "annunciata con le linee guide sulla Buona scuola, andrebbe esattamente in questa direzione. Chiediamo la sua introduzione".

I resoconti dei lavori parlamentari in tempo reale

Tutto sulla Buona scuola, con il testo del DDL

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