Dati OCSE Pisa, il merito non è della Gelmini

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Le affermazioni del ministro, che ha parlato di miglioramenti nelle classifiche internazionali grazie agli interventi dell’attuale Governo, hanno scatenato un vespaio sia a livello politico che sindacale. A riguardo pubblichiamo i principali interventi.

Le affermazioni del ministro, che ha parlato di miglioramenti nelle classifiche internazionali grazie agli interventi dell’attuale Governo, hanno scatenato un vespaio sia a livello politico che sindacale. A riguardo pubblichiamo i principali interventi.

La scuola migliora? Il merito è dei docenti – Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

Le rilevazioni dell’OCSE segnalano migliori performance per la scuola italiana e puntualmente scatta la gara ad intestarsene il merito. Se il ministro di oggi lo assegna alle riforme che ha introdotto, la maggioranza di ieri lo rivendica a sé, trattandosi di una rilevazione fatta ad aprile 2009.

Chi ha ragione? Probabilmente nessuno, perché un impegno adeguato nei confronti della scuola in realtà non è venuto dai governi del passato né da quello presente.

Tutti avrebbero dovuto e potuto fare di più.

Ancora una volta la qualità del servizio di istruzione deriva dalla serietà e dalla capacità di chi quotidianamente ci lavora e attende, senza averlo ancora ottenuto, un appropriato riconoscimento.

Quest’ultimo è l’obiettivo su cui la CISL Scuola ribadisce il proprio concreto impegno, oggi e con ogni governo.

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UIL. Soddisfazione per il risultato positivo che premia la scuola e gli insegnanti italiani

Di Menna: va sostenuto lo sforzo di innovazione nel lavoro degli insegnanti auspicando che, anche in termini di stipendi, si migliori nella graduatoria dell’Ocse.

I risultati dell’indagine Ocse-Pisa sull’apprendimento degli studenti rappresenta un risultato positivo per il nostro sistema scolastico – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.

Un trend positivo che mostra una crescita netta nell’ultimo triennio, come si evince dalla scheda elaborata da Lello Macro, dell’Ufficio studi e ricerche della Uil Scuola, che ha preso parte al meeting di Parigi di presentazione dei dati.

Fa riflettere il fatto che – aggiunge Di Menna – nei rapporti delle tre edizioni precedenti il nostro sistema di istruzione e gli insegnanti sono stati messi sotto accusa per i livelli di competenza raggiunti dagli studenti.
Oggi che si rileva una situazione positiva è da prendere con soddisfazione e rispetto del funzionamento della scuola italiana sempre troppo bistrattata.

Andrebbe sottolineato positivamente come tali esiti sono il frutto della competenza, passione, e capacità di innovazione degli insegnanti rispetto ai nuovi metodi suggeriti sia dall’Invalsi che dai sistemi Ocse finalizzati a dare una formazione rivolta a risolvere problemi e acquisire competenze.

Metodologia che è resa possibile – mette in evidenza il segretario della Uil Scuola – dall’acquisizione di una solida cultura di base e da una personalizzazione per percorsi di apprendimento. In questo contesto una solida cultura di base è elemento vincente.

E’ anche per queste ragioni va sostenuta la specificità del lavoro degli insegnanti – conclude Di Menna – auspicando che, anche in termini di stipendi, si migliori nella graduatoria dell’Ocse. Una crescita che potrebbe andare in parallelo.

ITALIA: punteggi PISA 2000-2009

 

 

 

 

 

 

2000

2003

2006

2009

Lettura

487

476

469

486

Matematica

457

466

462

483

Scienze

478

483

475

489

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"Inopportuno trionfalismo Gelmini. Nella scuola permangono gravi disuguaglianze"

Dichiarazione della senatrice del Pd Mariangela Bastico – "Mi rallegro del miglioramento degli apprendimenti degli studenti italiani. Ma il trionfalismo del ministro Gelmini sui nuovi dati Ocse-Pisa che misurano la qualità dei nostri alunni appare del tutto fuori luogo, soprattutto a fronte dei giudizi di discredito nei confronti della scuola e degli insegnanti più’ volte espressi dal Ministro stesso".

Lo dichiara la senatrice del Pd Mariangela Bastico che aggiunge: "Nei fatti, le cifre dicono che l’Italia non è più in caduta libera nella classifica dei paesi Ocse e risale leggermente. Risultato eccezionale" ha commentato il ministro Gelmini. Peccato che per contraddirla basta leggere lo stesso comunicato diffuso dal suo ministero dove si legge che ‘nella comprensione della lingua italiana l’Italia risale di sei posizioni nella graduatoria europea’. ‘In matematica il Paese risale di tre posizioni rispetto al 2006’. ‘Nelle scienze l’Italia risale di una posizione nelle classifiche europee’.

Tradotto significa che su 34 Paesi Ocse che hanno partecipato alla rilevazione internazionale, l’Italia si classifica al 29mo posto in matematica; al 27mo posto in Scienze e al 23mo posto nella capacità di lettura. Se questo è un "successo straordinario", ci si accontenta davvero di poco". "Intanto, i problemi strutturali restano gli stessi.

A cominciare dal divario Nord-Sud, dove il Meridione fa registrare i risultati peggiori. E dal dato che dice con chiarezza che le performance più significative arrivano dagli studenti dei licei, mentre istituti tecnici e professionali restano distanziati nella qualità degli apprendimenti. Fino a quando – conclude Bastico – non si riuscirà a colmare questo divario, sarebbe il caso di non lasciarsi andare a entusiasmo decisamente superficiali, quasi da campagna elettorale".

I dati OCSE PISA

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