“Dall’aula all’ambiente di apprendimento”, libro su riorganizzazione spazi e tempi nella scuola

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comunicato Indire –  La scuola del futuro passa anche da un nuovo modo di riorganizzare le aule, cambiando totalmente la disposizione delle classi odierne, formate da alunni seduti dietro file di banchi mentre acquisiscono una lezione frontale. Ma la scuola di oggi non può essere solo un meccanismo che trasmette il sapere, soprattutto perché essa si rivolge a tutti i bambini e i ragazzi, nella loro ricca e sempre crescente diversità. E quindi, cosa ci suggerisce la ricerca educativa sulle caratteristiche degli ambienti dove gli studenti dovrebbero imparare a diventare cittadini consapevoli della società di domani?

Una serie di riflessioni che vengono approfondite nel libro “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” a cura di Giovanni Biondi (Presidente Indire), Samuele Borri (dirigente area tecnologica Indire) e Leonardo Tosi (Primo Tecnologo Indire). Il volume contiene la prefazione di Luigi Berlinguer, ex ministro della pubblica istruzione e la premessa dell’architetto, di fama internazionale, Tullio Zini.

Il libro nasce all’interno di un lavoro iniziato nel 2012 da Indire, su incarico del Ministero dell’Istruzione come ricerca sulla riorganizzazione degli spazi in rapporto alle trasformazioni che i sistemi scolastici stavano attraversando in tutto il mondo. L’opera si snoda lungo una linea ideale che ha radici nel passato e si proietta nel futuro prospettando una nuova idea di scuola, in cui alunni e studenti sono riconosciuti nelle loro differenze e peculiarità, e accolti come soggetti dinamici e attivi. Una visione di scuola in cui l’aula non è più il luogo unico dell’apprendere, ma è una molteplicità di spazi diversificati, complementari e sinergici, che contribuiscono a formare un unico ambiente integrato in grado di supportare una didattica attiva e moderna, in base a standard di qualità, vivibilità, comfort e benessere.

Il volume documenta esperienze di eccellenza in Italia e all’estero, buone pratiche, esempi di ambienti scolastici che hanno saputo raccogliere le sfide della modernità e proporre soluzioni efficaci. In un quadro nazionale, che dopo molto tempo offre alcune importanti opportunità per sviluppare “scuole nuove”, viene proposto un nuovo modo di concepire gli ambienti: non più una netta separazione tra chi deve progettare (attivamente) una scuola e chi la deve (passivamente) abitare, evidenziando invece una partecipazione attorno a una idea condivisa.

Il dibattito sulle caratteristiche degli ambienti della scuola non è materia esclusiva di tecnici o progettisti, ma è oggi un terreno di incontro tra professionalità diverse che, in un dialogo contino sui temi dell’innovazione e sui bisogni della comunità scolastica, si pone alla ricerca di una soluzione in grado di venire incontro alle nuove esigenze dell’utenza scolastica e alle richieste della società. Ma come si passa da un modello ad aule e corridoi ad un modello di ambiente in cui studenti e docenti hanno a disposizione aree e zone integrate, in cui svolgere attività diversificate in base alla tipologia di contenuti e strumenti da utilizzare?

Dirigenti scolastici pionieri e amministrazioni locali lungimiranti cercano di trasformare e adattare edifici esistenti in spazi alternativi alla cosiddetta “aula frontale”, recuperando spazi inutilizzati, corridoi, aule utilizzate solo per brevi periodi della giornata scolastica. Vengono creati dunque luoghi didattici diversi: con atelier, spazi di gruppo, aree per l’esplorazione, agorà, angoli per la presentazione su grande schermo: una varietà di ambienti integrati e complementari in cui gruppi di ragazzi si alternano per completare i loro progetti, risolvere problemi, discutere le loro ipotesi di soluzione, recuperare terreno lavorando a stretto contatto con un compagno più esperto su un determinato tema.

Il libro contiene anche un ampio riferimento al “Manifesto per gli spazi educativi del terzo millennio”: una proposta per superare il modello ad aule e corridoi e riunire un gruppo di progetto (realizzazione di una nuova scuola) o una comunità scolastica (ripensare gli ambienti degli edifici attuali) per riflettere su soluzioni diverse in grado di offrire all’utenza scolastica ambienti in linea con un modo diverso di stare a scuola e di intendere la didattica.

Il libro “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” presenta infine un ricco repertorio di immagini d’epoca e di fotografie di ambienti contemporanei funzionali alle esigenze di una didattica moderna e attiva, e ad un’idea di ambiente scolastico in grado di permettere a tutti di essere accolti nei loro diversi aspetti e momenti che caratterizzano la vita sociale.

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