Da Cococo a part-time con stipendio ridotto del 25%. Lettera

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Inviato da Vincenzo Minici – E’ drammatica la situazione degli ex CoCoCo ATA stabilizzati dal 01.09.2018 con il contentino del part time, imposto ex lege, per 18 ore settimanali e uno stipendio da fame €. 677,55 mensili (Sic!).. dopo aver svolto per oltre 20 anni un servizio senza soluzione di continuità per lo Stato, senza ne diritti ne tutele.

Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere, esordirebbe qualcuno .

Insomma, una vera e propria barzelletta fantozziana, tutta italiana. Qualcuno pensa addirittura che possa essere stata messa in atto una proditoria operazione studiata ad arte proprio per risparmiare qualche milioncino d’euro sulle spalle dei lavoratori pubblici. Una beffa per gli ex Cococo, che si sono visti ridotti l’orario e principalmente una beffa in termini economici e di dignità lavorativa, infatti si viene a determinare uno stipendio inferiore del 25% rispetto a quello percepito prima da precari: da circa mille euro mensili, si passa a €.677,55 mensili.

Ci aspettiamo che questo governo, da poco insediato, che ha avuto come cavallo di battaglia elettorale, la povertà, lo sfruttamento, la precarietà, agisca per il ripristino della dignità lavorativa.

Il misero stipendio elargito agli ex Cococo è una goccia, che non è in grado di provvedere ai bisogni delle loro famiglie, rispetto ai max stipendi di certe persone. A chi tanto..a chi le briciole.

E’ questo il governo del cambiamento? Mi auguro veramente di no! Basta con le parole, con i proclami, con gli attestati di solidarietà, occorre adoperarsi urgentemente per dare dignità a questi lavoratori, garantendo uno stipendio equo che consenta loro una vita dignitosa con i propri cari.

Chi ha orecchie intenda..chi può fare faccia!

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