“Cyberbullismo: Una sfida educativa”: seminario a Milano

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Fidae Lombardia promuove il Seminario Regionale sul tema: “Cyberbullismo: Una sfida educativa” che si terrà sabato 18 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso la Sala Audiovisivi dell’ Istituto Gonzaga, Via Vitruvio 41 a Milano.

Fidae Lombardia promuove il Seminario Regionale sul tema: “Cyberbullismo: Una sfida educativa” che si terrà sabato 18 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso la Sala Audiovisivi dell’ Istituto Gonzaga, Via Vitruvio 41 a Milano.

Il seminario dal titolo, patrocinato da Regione Lombardia,  in  stretta  collaborazione  con  l'Ufficio  Scolastico  Regionale,  vuole  essere  un'opportunità di aggiornamento e riflessione per i dirigenti e i docenti, su un fenomeno sociale in continua espansione che colpisce silenziosamente il mondo della scuola.

Al seminario interverranno, l'assessore regionale alla Formazione e Istruzione, Valentina Aprea,   la   senatrice Elena  Ferrara (prima   firmataria   del   disegno   di   legge   sul Cyberbullismo,  in  discussione  al  Senato),  il  filosofo Silvano  Petrosino e  la  dott.ssa Simona Chinelli, referente per il cyberbullismo dell'Ufficio Scolastico Regionale.
 
"Siamo certi che questo primo seminario sia un'occasione propizia per sostenere i dirigenti e  docenti  ad  affrontare  in  modo  intelligente  e  serio  un  fenomeno  sociale,  secondo  la totalità  dei  suoi  fattori  (morale,  educativo,  legislativo,  didattico,  sociale).  Quindi  nessuna demonizzazione  del  mondo  digitale.  Né  apocalittici,né  indifferenti  alla  rete.  Occorre, invece,  compiere  uno  sforzo  di  comprensione  ulteriore  e  cercare  insieme  le  opportune soluzioni.  E'  importante  attivare  strategie  condivise  e  mirate"  –  spiega  il  Presidente  di Fidae Lombardia, Suor Anna Monia Alfieri.
 
Il  curatore  dell'iniziativa,  il  Prof. Alberto Rizzi,  referente  per  il  Cyberbullismo  di  Fidae Lombardia,  dice:  "Il  cyberbullismo  è  peggiore  del  bullismo,  perché  è  un  comportamento fortemente    lesivo  della  reputazione  del  soggetto.
Infatti,  in  rete  tutto  rimane  e  tutti vedono  tutto.  I  giovani  spesso  minorenni  prediligono  come  luogo  di  incontro  la  "piazza virtuale",  dove  c'è  l'assoluta  mancanza  di  controllo  del  mondo  adulto:  è  necessario compiere prevenzione direttamente nella rete con strumenti adeguati alla complessità del
fenomeno.  Quando  ci  accorgiamo  come  docenti  che  qualcosa  sta  accadendo  è  già  forse troppo tardi".

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