CUB Scuola. Scuole modenesi: i dirigenti possono violare il CCNL?

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Comunicato stampa del sindacato CUB – L’approvazione della Legge 107 (“Buona scuola”) sembra essere stata interpretata da alcuni Dirigenti Scolastici come possibilità di esercitare il proprio ruolo in modo arbitrario, scavalcando persino le norme stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

E’ il caso di alcuni dirigenti scolastici della provincia di Modena, che arrivano al punto di negare il diritto di ferie e permesso personale, tutelato dal contratto collettivo come “diritto irrinunciabile”. All’Iti Vinci di Carpi il Dirigente scolastico ha emesso persino una circolare in merito, rivendicandola anche dopo una richiesta di ritiro da parte del nostro sindacato: nella circolare si affermava testualmente “non verranno autorizzate ferie e permessi per il giorno 3 giugno”.

Si tratta di una violazione palese del CCNL, dato che la fruizione dei giorni di permesso per motivi personali o familiari è un diritto del docente e in nessun caso una concessione del dirigente. In altre parole: se il docente chiede un permesso per motivo personale o famigliare (autocertificato) il dirigente non può negarlo in nessun caso, nemmeno per (vere o presunte) esigenze di servizio. Non solo: il CCNL stabilisce (art. 13) che anche le ferie non possono essere negate in nessun caso se vengono chieste per motivi familiari o personali. Tutto questo è stato tra l’altro confermato da sentenze dei tribunali del lavoro.

Visto che non è la prima volta che, nelle scuole della nostra provincia, i dirigenti scolastici si arrogano il diritto di scavalcare il contratto collettivo di lavoro, ci auguriamo che l’Ufficio scolastico provinciale – a cui abbiamo mandato segnalazione della violazione – vorrà intervenire con una circolare esplicativa sulle modalità in cui devono essere concessi permessi e ferie nel rispetto del CCNL.

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