Criteri di valutazione dei titoli per il reclutamento dei tutor ANSAS, arriva la risposta del governo

Di Lalla
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Ufficio Stampa On. Pes – La risposta del Governo all’interrogazione sulla circolare dell’ANSAS relativa ai criteri di valutazione dei titoli inerenti la figura professionale dei tutor.

Ufficio Stampa On. Pes – La risposta del Governo all’interrogazione sulla circolare dell’ANSAS relativa ai criteri di valutazione dei titoli inerenti la figura professionale dei tutor.

TESTO DELLA RISPOSTA

Premetto che tra le funzioni che fanno capo all’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, previste dall’articolo 1 comma 610 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 vi è quella della formazione ed aggiornamento del personale docente.
Con atto di indirizzo del 6 agosto 2009 sono state individuate le priorità per orientare l’attività dell’Agenzia quale soggetto promotore di ricerca educativa e di innovazione nell’ambito del sistema scolastico.

Passando al contenuto della nota del 22 febbraio 2010 del Direttore della predetta Agenzia riguardante il conseguimento del Master di primo livello per la formazione in servizio degli insegnanti tutor – alla quale fa riferimento l’Onorevole interrogante – il direttore medesimo con nota dell’8 aprile 2010 ha risposto alle Associazioni ed ai docenti tutor Poseidon che avevano fatto pervenire sull’argomento appositi documenti con osservazioni riguardanti:

l’espressione «molto consistente» da conferire ai titoli di studio universitari al fine della valutazione delle candidature;
la coincidenza, ritenuta sospetta, dell’annuncio da parte della Università telematica Italian University Line di promuovere corsi universitari e master finalizzati al rafforzamento delle competenze dei futuri tutor.

In merito al primo punto il Direttore ha chiarito che è stato istituito presso l’ANSAS un gruppo di ricerca finalizzato a riflettere sulle attività e sulle competenze del coach e del tutor nella consapevolezza che tale attività assumerà sempre maggiore importanza nel suo ruolo di mediatore culturale e di sostegno scientifico, soprattutto nei confronti di quei docenti che dovranno adeguare la propria didattica all’avvento delle innovazioni tecnologiche che sono state e saranno introdotte nella scuola.

Le riflessioni del medesimo gruppo hanno fatto emergere la necessità che le competenze del tutor debbano essere sostenute da fondamenti epistemologici derivanti anche da percorsi di studio di carattere universitario e post universitario. Ciò in quanto in futuro è proponimento reclutare tutor tra coloro che sappiano fronteggiare le emergenti esigenze culturali atteso che al tutor è corrisposto un compenso pagato con danaro pubblico sul quale vi è l’obbligo di vigilarne la congruità e l’efficacia.

Quanto al secondo punto il medesimo direttore ha chiarito che l’Università telematica Italian University Line ha attivato detti master su richiesta dell’ANSAS medesima e in accordo con le associazioni di lingua e di matematica. La Italian University Line è un consorzio di università pubbliche e l’unica università telematica pubblica. Esistono inoltre altre università che hanno attivato corsi analoghi presso le quali ciascuno può rivolgersi.

Quanto alle osservazioni espresse dalle suddette Associazioni circa il costo del corso, il Direttore dell’ANSAS ha fatto presente di essersi documentato e dalle informazioni acquisite risulta che la cifra richiesta è sensibilmente inferiore ad altre offerte analoghe; inoltre l’importo può essere ridotto del 50 per cento per coloro ai quali saranno riconosciute esperienze e competenze pregresse.
Il Direttore dell’ANSAS, consapevole dell’esperienza e della competenza delle Associazioni che hanno inviato la predetta documentazione, ha fatto infine presente che nell’ambito di un tavolo comune, al momento della costruzione dei relativi bandi, la questione riguardante la valutazione «molto consistente» dei master per tutor potrà essere vagliata ma non diventare «per niente consistente».

Da parte sua il responsabile del personale scolastico del Ministero in merito alle richieste contenute nell’interrogazione in discussione ha rappresentato verbalmente al direttore dell’Agenzia l’opportunità di far tesoro delle esperienze maturate dai tutor impegnati nelle attività di formazione promosse dall’Amministrazione in collaborazione con l’Agenzia medesima negli anni e di differire a bandi di concorso successivi a quello indicato la maggiore valutazione dei master in parola. Ciò tenendo anche conto che l’invito a frequentare i suddetti master cadeva durante l’anno accademico, inducendo i docenti che avevano deciso di frequentare un altro corso ad iscriversi ai corsi in questione.

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