Crepet “Gli insegnanti devono tornare a fare gli educatori, non gli istruttori”

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Paolo Crepet, psichiatra e psicologo, in un’intervista rilasciata a “Notizie”, settimanale della diocesi di Carpi torna a fornire dei consigli agli insegnanti, data l’emergenza educativa con alcuni casi eclatanti balzati agli onori della cronaca negli ultimi mesi.

“Siamo tutti impotenti di fronte a certe situazioni. Il fallimento della scuola nasce anche da questo. Non serve a niente sospendere gli studenti, mandarli a casa o bocciarli. Bisogna educarli, non mandarli a spasso quindici giorni”

“Gli insegnanti devono tornare a fare gli educatori, non gli istruttori – afferma lo psichiatra I ragazzi vanno educati, non istruiti. La scuola deve tornare a produrre educazione, perché l’istruzione si può avere anche studiando a casa o in qualsiasi altro posto”.

“la scuola negli ultimi tempi è sembrata privilegiare unicamente la sua funzione di centro d’istruzione”. “L’educazione prevede delle regole. Se queste saltano, salta l’intero impianto. Poi altro grave deficit è rappresentato dalle famiglie”, che “sono implose”. La principale colpa dei genitori, a suo avviso, è quella di “non fare i genitori”.

“Esistono le eccezioni, ma il progetto educativo delle famiglie è completamente fallito: se un giovane arriva così a 16 anni, significa che ha vissuto 16 anni di diseducazione. In quale contesto è cresciuto, con quali valori? Cosa accadeva nel suo passato quando si è comportato male? Il mio timore: non accadeva nulla”. conclude Crepet. Così riferisce Agensir dell’intervista allo stimato professionista.

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