Il costituzionalista Diotallevi: la scuola è in pericolo, tocca ai maestri cattolici salvarla dal Parlamento e dai partiti politici
GB – Il costituzionalista Alessandro Diotallevi è intervenuto al XX Congresso nazionale dell’Associazione italiana Maestri Cattolici (AIMC), in corso a Roma fino a domani, 5 gennaio, sul tema ”Salviamo la scuola. L’impegno di tutti per il futuro del Paese”.
”Si deve prendere atto che la scuola è in pericolo per questo non ci si può attestare sulla sola frontiera della dichiarazione di pericolo ma bisogna approfondirne il contesto in maniera pertinente e responsabile”.
GB – Il costituzionalista Alessandro Diotallevi è intervenuto al XX Congresso nazionale dell’Associazione italiana Maestri Cattolici (AIMC), in corso a Roma fino a domani, 5 gennaio, sul tema ”Salviamo la scuola. L’impegno di tutti per il futuro del Paese”.
”Si deve prendere atto che la scuola è in pericolo per questo non ci si può attestare sulla sola frontiera della dichiarazione di pericolo ma bisogna approfondirne il contesto in maniera pertinente e responsabile”.
In una recente indagine statistica sui livelli di confidenza degli italiani nei confronti delle istituzioni, ha sottolineato Diotallevi, ”nella piramide dei consensi del Paese sul fondo, come al solito, ci sono i partiti con il 5-6%, il Parlamento con il 7% e risalendo, passando per la Magistratura e i Carabinieri, si arriva alla scuola che sta al 52%. Il Paese ha fiducia nella scuola: bisogna, dunque, salvare un’istituzione nella quale l’opinione pubblica del Paese manifesta fiducia”.
I Maestri Cattolici, in particolare, ”devono salvare la scuola, prendendosi in carico direttamente il compito dell’elaborazione delle modalità con cui salvare la scuola. Il compito sussidiario dell’Associazione è quello di fare una propria elaborazione dei temi che sono necessari a salvare la scuola”.
”Oggi è il momento di cominciare a partecipare alla soluzione dei problemi del Paese, – ha aggiunto Diotallevi – fuori e dentro il Parlamento. Fuori del Parlamento si devono determinare indirizzi chiari su come si vogliono risolvere i problemi del sistema Paese. La scuola è un tassello essenziale e la base della costruzione educativa, in particolare la scuola elementare è il punto d’ingresso della persona nelle responsabilità”.
”Prendiamo il bilancio dello Stato – ha concluso il costituzionalista – e mettiamolo controluce verificando quali sono le risorse ricavabili per salvare la scuola, un’istituzione funzionale per il futuro dei giovani. Da chi la dobbiamo salvare? Dal Parlamento e dai Partiti politici che godono molto meno fiducia rispetto alla scuola”.