Cosa succede oggi a Roma: convegno sull’autonomia (Liceo “Tasso” ore 8.30); presentazione Indicazioni Nazionali (Miur, ore 14.30)

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Può essere molto istruttivo qualche volta prendere la metropolitana. Da una stazione della linea B una mia amica stamane mi ha mandato le foto di alcuni irritanti manifesti che inneggiano al rinnovamento dell’università e dell’educazione scolastica strillando i soliti slogan sulle competenze e blablabla.

Lei molto sapidamente ha commentato che si tratta del “collasso della paideia”. Per rendersi conto di quanto abbia ragione, bisogna andare sul sito (morningfuture.com), dove campeggiano titoli dalla facondia ancora più vibrante: “Smart education: il vecchio professore va in soffitta”… Tante banalità date in pasto alla gente come fossero verità assolute. È una guerra che si gioca soprattutto sul piano della comunicazione, l’abbiamo capito.

Nel pomeriggio di oggi anche io ho preso la metro, cosa che non mi capita spesso perché nel quartiere in cui abito gli unici mezzi su rotaia sono i vetusti, quanto graziosi, quanto scomodi, quanto sempre affollatissimi tram. Mi sono seduta accanto a una donna che leggeva un grosso volume, fatto infrequente sia il primo (cioè che qualcuno in metro legga) sia il secondo (normalmente sui mezzi pubblici ci si munisce di edizioni tascabili). Sbirciando la copertina ho visto una sigla a caratteri cubitali: PDP. Sulle prime ho pensato a un manuale per commercialisti; dopo qualche frazione di secondo, però, le tre lettere si sono palesate in tutto il loro inequivocabile fulgore: non erano che l’acronico del Piano didattico personalizzato. Ebbene sì, sedevo accanto a una collega di circa quarant’anni intenta alla lettura di un voluminoso manuale sulla redazione del documento più popolare della scuola italiana.

Con la coda dell’occhio ho potuto sbirciare qualche titolo e qualche codicillo, il cui succo più o meno era questo: è importante leggere bene la diagnosi dello studente prima di predisporre un programma personalizzato, cosa fare se la diagnosi non è stata rilasciata da un centro accreditato etc etc. Ho pensato che quella persona il suo tempo ritagliato tra una ripetizione e l’altra o tra un consiglio di classe e la spesa al supermercato lo doveva dedicare a un compendio di istruzioni per l’uso imbottito di didattichese e di commenti a una normativa per molti aspetti sub iudice.

Orbene, domani mattina (oggi per chi legge) a Roma, nell’Aula Magna del Liceo Classico “Tasso”, andrà in scena un episodio importante della resistenza a questa furia livellatrice grazie al convegno “20 anni di autonomia: cosa è successo alla scuola in Italia? (LINK) organizzato dal comitato “Per la scuola della Repubblica”. E nel pomeriggio a Viale Trastevere verranno presentate le nuove (sic!) Indicazioni nazionali per l’infanzia e per il primo ciclo, in diretta streaming. Una giornata che probabilmente sarà un ossimoro e che noi di OS cercheremo di documentare al meglio.

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