Corsi di sostegno per docenti in esubero: non convince la rassicurazione di Rossi Doria

Di Lalla
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Lalla – Nonostante la risposta del sottosegretario dell’Istruzione, Rossi Doria, inviata alla redazione di Orizzonte Scuola, riceviamo ancora in redazione comunicati in cui si mette in rilievo la contraddizione tra la risposta fornita in Parlamento, in cui si assicurava che non erano in previsione corsi di sostegno per i docenti in esubero e l’emanazione, dopo pochi giorni, di un decreto relativo proprio a questa situazione. Rossi Doria spiega che la risposta si riferiva a corsi obbligatori, mentre il decreto specifica che l’adesione ai corsi è volontaria. Purtroppo manca, in questa risposta, l’indicazione di cosa potrebbe accadere qualora il docente non aderisse ai corsi e si ritrovasse, per più anni successivi, in condizione di esubero. I comunicati dello S.N.I.S. e del Comitato 296 Padova.

Lalla – Nonostante la risposta del sottosegretario dell’Istruzione, Rossi Doria, inviata alla redazione di Orizzonte Scuola, riceviamo ancora in redazione comunicati in cui si mette in rilievo la contraddizione tra la risposta fornita in Parlamento, in cui si assicurava che non erano in previsione corsi di sostegno per i docenti in esubero e l’emanazione, dopo pochi giorni, di un decreto relativo proprio a questa situazione. Rossi Doria spiega che la risposta si riferiva a corsi obbligatori, mentre il decreto specifica che l’adesione ai corsi è volontaria. Purtroppo manca, in questa risposta, l’indicazione di cosa potrebbe accadere qualora il docente non aderisse ai corsi e si ritrovasse, per più anni successivi, in condizione di esubero. I comunicati dello S.N.I.S. e del Comitato 296 Padova.

Documento S.N.I.S. (Sindacato Nazionale Insegnanti di Sostegno)

"S.N.I.S. – Tutti siamo rimasti sorpresi, tranne i sindacati che l’hanno caldeggiato, dalla pubblicazione del dm n. 7 del 19/04/2012 denominato “Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero”. Sorpresi perché qualche giorno prima il Sottosegretario all’Istruzione rispondendo ad un’ interpellanza Parlamentare aveva affermato, rassicurando l’On. Interpellante, la mancanza di qualsiasi pianificazione in atto per la formazione dei docenti di sostegno. Così non è stato!

Soltanto qualche giorno dopo, il Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, ha sottoscritto il dm di cui in precedenza, gettando nel panico la maggior parte dei docenti precari specializzati per le attività di sostegno da oltre un decennio, i quali tra l’altro, si sono pagati la formazione personale di tasca loro, e non a carico dello stato come previsto per i docenti in esubero, hanno conseguito la specializzazione attraverso corsi biennali di 1280 ore, corsi SISS post specializzazione, corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, hanno arricchito il loro curriculum di nuovi titoli di laurea, master, perfezionamento, ecc. …. . Posseggono esperienze ultra decennali, hanno raggiunto livelli di competenza che altri stati ci invidiano.

Invece, contrariamente alle attese, si decide di specializzare i docenti in esubero attraverso corsi frettolosi, nella maggior parte ITP, in possesso del diploma di scuola superiore, i quali conseguiranno il titolo di specializzazione nell’area unica, dalla quale potranno essere utilizzati su posti di sostegno, anche in organico di fatto, al liceo classico, magari in area umanistica nelle ore di greco e latino, oppure nei licei scientifici in area scientifica, ecc. … .

Che sia ben inteso, nulla contro i colleghi ITP, i quali potevano essere utilizzati tranquillamente in altro modo, senza arrecare danno a nessuno.

A proposito, ma la meritocrazia che fine ha fatto? Perché agli alunni diversamente abili viene negato il diritto di usufruire in classe di docenti con esperienze consolidate ampiamente collaudate? Che fine ha fatto quella conquista culturale, di civiltà che si sono conquistati gli alunni diversamente abili ed i loro familiari dal ’92 ad oggi, di cui ci siamo vantati per anni? P

urtroppo ancora una volta si è giocato al ribasso, si è scelto di scaricare il costo di una riforma improvvisata per motivi di cassa esclusivamente sulle spalle dei precari, facendo svanire definitivamente la speranza di quanti fossero in attesa di una sistemazione definitiva.

Lasciare senza lavoro oltre diecimila docenti di sostegno per il prossimo anno scolastico, dopo oltre un decennio di incarichi, è un’ingiustizia inaudita! Spero che anche le associazioni dei genitori degli alunni diversamente abili facciano sentire la loro voce, i loro figli hanno diritto di essere seguiti da docenti motivati e competenti, non da chi sceglie questo lavoro soltanto per motivi di opportunità, altrimenti spiegassero a Voi ed ai Vostri figli perché non hanno investito sulla formazione personale in tempi non sospetti.

Abbiamo dato mandato ai legali di valutare l’eventualità di ricorrere contro il dm n. 7 del 19 aprile. Nel frattempo stiamo preparando un’interpellanza Parlamentare da sottoporre all’attenzione di alcuni Parlamentari attenti alle problematiche che riguardano gli alunni più vulnerabili, sollecitando anche la presentazione di un ordine del giorno che impegna il Governo a rivedere la propria posizione. Entro la prossima settimana daremo notizie riguardo ad eventuale ricorso e le sedi dove sarà possibile sottoscriverlo."

Comitato296 Padova – "Il Comitato per la tutela della 296 esprime un forte disappunto, ma soprattutto una grave apprensione per quanto sta accadendo in questi giorni dove, in modo inopportunamente inaspettato, dopo che la situazione di mesi fa sembrava essere rientrata e quindi pareva essersi chetata, il MIUR ha di colpo, al pari di un improvvisato prestigiatore che cerca di fare uscire un qualche interessante oggetto dal cappello, ripresentato, per non dire riproposto, nuovamente la questione della riconversione degli esuberi nel delicatissimo ambito del Sostegno attraverso un corso di formazione dell’ultima ora (non osiamo nemmeno porre domande sull’organizzazione e la buona qualità del medesimo: le risposte sarebbero negativamente scontate!).

Lo scorso gennaio avevamo protestato con una certa determinazione contro un simile provvedimento che di fatto tratta il Sostegno, con tutto il mondo di alunni disabili e relative famiglie che ruota attorno ad esso, al pari di un ricettacolo se non addirittura di un riciclaggio. Oltre a noi si erano mobilitate anche la varie organizzazioni di disabili e di famiglie di disabili che esprimevano il proprio profondo sconcerto per un simile trattamento che di fatto tradisce lo spirito della 296 la quale prevede personale adeguatamente specializzato e non “improvvisato” all’ultimo momento. Il MIUR aveva quindi tranquillizzato tutti, garantendo che una simile disposizione sarebbe
stata ritirata o comunque non sarebbe mai passata.

Adesso noi del Comitato rimaniamo del tutto basiti per lo spettacolo cui stiamo assistendo contro non solo il buon senso, ma, riteniamo, addirittura contro lo spirito della nostra stessa Costituzione che vede oltraggiata la sua massima istituzione: niente di meno che lo stesso Parlamento!

Il 12 aprile 2012, infatti, l’on. Anita Di Giuseppe dell’IDV presentava un’interpellanza parlamentare in cui si chiedeva di precisare cosa il governo intendesse fare con gli esuberi nel mondo della scuola. In tale occasione il Sottosegretario per la Scuola, l’Università e la Ricerca Rossi Doria specificava e, soprattutto, garantiva dinanzi al Parlamento e ai vari organi d’informazione dello Stato:

“Con riferimento ai corsi di riconversione, si precisa che nessun corso di riconversione professionale sul sostegno è partito, né, per ora, è stato pianificato.”

Il 19/04/2012 veniamo, però, da talune riviste scolastiche, ad apprendere che, col Decreto Direttoriale n. 7/2012 pubblicato dal Ministero praticamente qualche giorno dopo il suddetto intervento in Parlamento del Sottosegretario Rossi Doria, i docenti in esubero verranno riconvertiti nel sostegno con un apposito corso di formazione.

Ci chiediamo come sia possibile, all’interno di una democrazia europea, che avvengano scenari simili: uno dei rappresentanti ufficiali di un Ministero da’ in sede parlamentare delle garanzie e puntualmente, a distanza di pochi giorni, tali garanzie vengono di fatto tradite e negate dai funzionari dello stesso Ministero!

Ci domandiamo anzi se il Parlamento alias la massima istituzione dello Stato abbia un qualche valore per il MIUR!

Vorremmo sapere da chi siamo rappresentati o, meglio, governati: se viviamo in uno stato di anarchia tra istituzioni o dentro un’organizzazione statale dove i ruoli delle istituzioni vengono rispettati e si impediscono atteggiamenti che definiamo addirittura antidemocratici visto che mancano di rispetto al Parlamento stesso!

Invitiamo tutte le forze politiche ed istituzionali a vigilare su un episodio del genere e, soprattutto, auspichiamo che il MIUR domandi scusa all’intera cittadinanza per un simile atteggiamento e ritiri immediatamente un provvedimento che contraddice quanto un suo Sottosegretario ha affermato in sede parlamentare, rispondendo ad una precisa interpellanza ed offrendo relative assicurazioni su quanto questa sollevava."

Rossi Doria: "Il corso di sostegno per docenti in esubero è facoltativo"

Il decreto

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