Coronavirus: esame di Stato, per i privatisti al termine dell’emergenza, ma quando? Lettera

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Inviato da Claudia Frisano – Mi chiamo Claudia Frisano, ho 19 anni  e sono una candidata privatista per sostenere l’esame di maturità presso il Liceo Classico Statale Vittorio Alfieri di Torino.

Il motivo per cui scrivo questa e-mail è perché desidererei che qualcuno accogliesse il mio appello per una cosa che ritengo inaccettabile nel decreto scuola del 6 aprile.

Al punto 7 dell’articolo 1 si decreta che “I candidati esterni svolgono in presenza gli esami preliminari di cui all’articolo 14, comma 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 al termine dell’emergenza epidemiologica e sostengono l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo nel corso della sessione
straordinaria di cui all’articolo 17, comma 11, del citato decreto legislativo. La configurazione dell’esame di Stato per i candidati esterni corrisponde a quella prevista per i candidati interni dalle ordinanze di cui al comma 1”.

In sostanza, noi privatisti sosteniamo gli esami di idoneità, che io avrei dovuto fare dal 25 al 29 maggio 2020, al termine dell’emergenza epidemiologica. Questo termine quando sarà? Purtroppo nessuno può saperlo, potrebbe essere a giugno, come ad agosto, come l’epidemia potrebbe continuare tutta l’estate e protrarsi per 1 anno. Quindi noi privatisti non abbiamo una data per il nostro esame di idoneità, passeremo mesi e mesi supponendo che potrebbe essere il giorno seguente, oppure i due mesi successivi.

La ministra Azzolina, comunque, suppone che questa emergenza sanitaria finirà sicuramente entro settembre, dato che scrive che i candidati esterni sosterranno l’esame di maturità in presenza nella sessione straordinaria del mese sopracitato. Pertanto, dopo aver sostenuto l’esame di idoneità all’esame di stato in una data imprecisata durante l’estate, sosterremo l’esame di maturità in presenza a settembre.

La Ministra, però, in questi giorni, dice che al Ministero stanno lavorando a un piano per la didattica a distanza per il prossimo anno scolastico, nel caso che il Covid19 dovesse ripresentarsi a settembre con l’arrivo dell’autunno. La domanda mi sorge spontanea: come fanno ad essere sicuri che noi privatisti potremo sostenere l’esame in presenza a settembre, se stanno già facendo dei piani per la didattica a distanza nel caso il virus tornasse? Cosa faranno a quel punto con noi candidati esterni? Rimanderanno il nostro esame a data da definirsi? Magari quando l’emergenza sanitaria finisce di nuovo? Potrebbe essere giugno 2021. Oppure ci faranno finalmente fare l’esame di maturità in via telematica, come faranno gli studenti a giugno? A questo punto avrebbero potuto farcelo fare ora anche a noi, invece di farci stare mesi senza avere il nostro diploma.

Il decreto scuola del 6 aprile prevede l’ammissione di tutti gli studenti all’anno successivo qualunque siano i loro voti in pagella: potrebbe essere costellata di 2 ma loro verranno comunque ammessi. Mi sembra più che giusto considerata l’attuale situazione epidemiologica, l’impossibilità di fare lezione in presenza e il fatto che la didattica a distanza non è di certo arrivata a tutti gli studenti italiani. Persino i privatisti candidati per l’esame di terza media sono ammessi all’esame senza esame di idoneità, e lo sostengono nelle stesse modalità e tempistiche dei loro colleghi frequentanti: se non si torna entro il 18 maggio invieranno un elaborato e otterranno la licenza media.

Noi privatisti della maturità, per qualche oscuro motivo, non possiamo: noi dobbiamo per forza fare l’esame di idoneità (in presenza per giunta), anche se anche noi subiamo l’emergenza sanitaria, e dobbiamo sostenere l’orale di maturità in presenza dopo tre mesi rispetto agli altri (e ripeto, sempre che a settembre non ci sia ancora o non torni il virus; se così fosse quando la prendiamo questa maturità?).

Vorrei far notare alcune cose:
1) I privatisti spesso si preparano con l’aiuto di lezioni private: con questa emergenza le mie ripetizioni sono state interrotte. Anche noi abbiamo, quindi, un problema bello grosso nel come gestire la nostra preparazione.
2) L’esame di idoneità serve a verificare l’idoneità di un candidato esterno a sostenere l’esame di stato; tale candidato deve essere idoneo tanto quanto i suoi colleghi che hanno frequentato l’anno scolastico e hanno preso dei voti: in sostanza, deve ottenere la sufficienza in tutte le materie. Dato che quest’anno sono ammessi all’anno successivo e all’esame tutti, anche coloro che hanno insufficienze gravi, perché noi privatisti dobbiamo fare l’esame di idoneità? E perché i privatisti delle scuole medie non devono? Mi sembra alquanto discriminante.
In conclusione, chiedo che il punto 7 dell’articolo 1 del decreto scuola del 6 aprile venga rivisto e modificato. Tutti vengono ammessi all’anno successivo e all’esame di stato, anche i candidati esterni per l’esame di terza media: è giusto che anche i candidati esterni per la maturità ricevano lo stesso trattamento. Non siamo studenti di serie B, siamo anche noi delle persone che cercano di ottenere un titolo di studio, e non ammetterci all’esame, ma pretendere da noi un esame di idoneità senza una data sicura che a nessun altro viene richiesto (neanche ai privatisti per l’esame di terza media, non smetterò mai di ripeterlo abbastanza) è una discriminante.

Oltre al danno anche la beffa: il nostro esame va sostenuto in presenza a settembre, mentre qualunque altro studente lo farà in via telematica a giugno.
Io ho frequentato tutti gli anni precedenti il quinto del Liceo Classico Statale Vittorio Alfieri di Torino; ho iniziato l’ultimo e a metà ottobre ho deciso di abbandonare la frequenza e di candidarmi come privatista, in seguito ad anni molto difficili, dovuti a una depressione maggiore causata dalla malattia di mia sorella maggiore Flavia Frisano, morta nel 2017 dopo tre anni di combattimento contro il tumore al seno. Nell’aprile del 2019 ho tentato il suicidio per ingestione di farmaci e, dopo un mese di ricovero in psichiatria all’ospedale Molinette, ho concluso il mio quarto anno di liceo.
L’anno successivo, causa anche pessimi rapporti con professori e compagni, e la necessità di stare meglio mentalmente, ho preferito continuare a studiare da sola con l’aiuto di insegnanti esterni al sistema scolastico.
Non ho mai abbandonato gli studi, il mio prossimo obiettivo per settembre venturo è anzi iscrivermi all’università e conseguire la laurea.
Come faccio ad iscrivermi se non ho neanche il diploma? È giusto che io prenda la maturità con tutti gli altri studenti italiani, e che abbia la possibilità di trascorrere tranquillamente l’estate e di prepararmi agli esami di ammissione all’università.
Impedire ai candidati esterni di sostenere l’esame di maturità a giugno è discriminante e compromettente, specialmente per chi, come me, ha intenzione di proseguire gli studi.

La Ministra Azzolina ha detto che non avrebbe lasciato indietro nessuno studente, per ora mi pare il contrario.
Spesso in questi giorni si è citato il diritto costituzionale all’istruzione, che in quanto tale, deve essere garantito dallo Stato con ogni mezzo possibile.
Mi viene da chiedere alla Ministra: il mio diritto dov’è?
Con la speranza che qualcuno ascolti il mio appello porgo i miei più cordiali saluti.

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