Copia-incolla Miur per test maturità: esempio pessimo. Lettera

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Inviato da Cristina Sbarra – Se il copia incolla viene praticato dall’alto, e cioè da chi dovrebbe essere il modello di direttive, professionalità e serietà per la nostra scuola, allora siamo proprio fritti.

Come possiamo prendere e far prendere seriamente dai nostri studenti le prove di Matematica e Fisica alla Maturità se dal Miur arrivano esercitazioni copiate alla carlona, senza nemmeno l’onestà di ammetterlo, da testi russi universitari? Come possiamo sperare che i nostri studenti non pratichino la copiatura, se poi dall’alto l’esempio supremo è vergognoso?

Non si tratta di prendere spunto, non si tratta di ‘essere sulla falsa riga di’, cosa di per sé accettabilissima ed anzi encomiabile quando oltretutto avviene da autorevoli testi universitari (e, sottolineo, universitari) russi del 1980, ma qui si tratta di plagio vero e proprio!

Come denunciato in un articolo di Repubblica, si è infatti preso ‘paro paro’ il testo (in inglese) e lo si è tradotto (male) in italiano. Peggio ancora: anche le figure sono state scannerizzate!

Ma come, si chiedono gli operatori del settore, con tanto di competenze digitali pretese ed inculcate dall’alto, con il proliferare di corsi pagati dallo Stato per renderci digitalmente al passo coi tempi, scopriamo che nello stesso Ministero non esiste neanche un semplice tecnico che, con un qualunque programmino grafico (e non pensiamo a Mathlab, qui basta un semplice foglio di calcolo…) , sia in grado di rifare la stessa figura? Magari modificandola un po’ per non apparire ‘copioni’?

E inoltre, si chiedono ancora gli insegnanti delle Scuole Superiori, non esistono nell’alto del Ministero professionisti del settore in grado di ‘adattare’ alle superiori, o anche solo modificare di poco, i testi russi? Come denunciano i ragazzi del Dini di Pisa con una lettera a OS , non si può a pochi mesi dall’esame presentare un testo copiato da un testo universitario per esercitarsi!

Ma forse il Ministro non si rende conto della figuraccia fatta di fronte non solo a tutti gli insegnanti, anche non del settore, ma soprattutto nei confronti di loro: gli studenti. Siamo ad un tale livello di pressapochismo e lontananza dalla ‘cultura dello studio e della ricerca’, che forse non si rendono conto, dall’alto, della gravità di questa ‘brutta figura’ agli occhi delle giovani generazioni.

Quegli studenti che hanno criticamente bisogno di buoni esempi e modelli educativi da seguire, si sono visti tragicamente tradire dall’alto: il copia incolla lo ha fatto anche il MIUR!!! Allora che male c’è se lo faccio io?
Come si giustifica nei loro confronti, Signor Ministro? Non ci scandalizziamo poi se la cultura, la serietà e il rispetto delle regole vanno a farsi benedire.

Non ci scandalizziamo neanche se i furbi riusciranno a fare un copia incolla il giorno fatidico della Maturità, magari da uno smart-cip nascosto nella calcolatrice, o semplicemente dal classico foglietto passato dall’insegnante della classe (con buona pace dei commissari che forse chiuderebbero un occhio).

Il furbo, si sa, in Italia ha la meglio! Evviva il buon esempio che viene dall’alto del Ministero!

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