Controlli biometrici, Ministro passi un giorno con un dirigente per capire che non si stacca mai! Lettera

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Inviato da* – Invito aperto alla Sen. Avv. Giulia Bongiorno, Ministro per la Pubblica Amministrazione in merito alla questione delle impronte digitali richieste ai presidi dal c.d. DDL Concretezza

Gentile Ministro,

Stimato Avvocato,

Le scrivo con la serenità dettata dalla mia coscienza di lavoratrice indefessa, lontana da sterili polemiche che, nella mia fitta vita lavorativa, non trovano neanche spazio.

In questi giorni si parla tanto della Sua proposta per la rilevazione delle impronte digitali richieste ai Dirigenti Scolastici, a Suo dire, “solo per una questione di trasparenza per verificare la presenza e non per misurare l’orario di lavoro”, peraltro,  non  previsto per noi Dirigenti Scolastici .

Concordo nel ritenere indispensabile che, per ragioni di sicurezza, vengano controllate le persone che entrano in una scuola, dove sono presenti soprattutto minori. A questo punto, allora, il controllo dovrebbe essere effettuato su tutti gli adulti che, a vario titolo, accedono negli ambienti scolastici.

Aggiungo anche che, se per Lei è necessario controllare l’operato dei DS attraverso degli apparecchi optometrici per verificare e valutare come destiniamo il nostro tempo, lo faccia tranquillamente.

Le chiedo, soltanto, di accettare il mio invito a passare qualche giornata al mio fianco, a scuola, per constatare personalmente come l’impegno lavorativo di un preside non abbia un orario di inizio e un’ ora di fine stabiliti con precisione… e, soprattutto, come il nostro lavoro non preveda MAI uno stacco, né mentale né, tantomeno, di incombenze.

Numerosi sono, ormai, i pomeriggi domenicali trascorsi a scrivere relazioni e pianificare gli innumerevoli impegni settimanali. A proposito, come farò a dimostrare a Lei tutto il tempo trascorso fra le mura domestiche lavorando per l’istituzione Scuola?

Mi creda, noi non ci disconnettiamo MAI e le nostre responsabilità sono senza soluzione di continuità.

Domani sarà un altro giorno di faticoso ma coinvolgente lavoro, nel quale mi tufferò con passione, impegno, dedizione e spirito di servizio, valori che non mi stancherò, MAI, di cercare di trasmettere.

Con forza e coscienza, continuerò a cercare di lasciare, nella comunità scolastica che dirigo, personale docente e non, alunni e famiglie, un’impronta spero molto più importante di quella digitale…quella di un messaggio di entusiasmo, di vitalità, di serenità, di onestà, di rispetto e di lealtà, nonché di inclusione ed accoglienza verso ogni forma di disagio o difficoltà.

Nonostante tutto, ci credo ancora.

Cordiamente.

*Rosamaria Lauricella Ninotta

Dirigente Scolastico di Roma

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