Continuano le azioni a tutela dei diritti degli abilitati e abilitandi esclusi dalle graduatorie

Di Lalla
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Dott.a Clara Calvacchi* – L’agguerrito e indomito coordinamento degli studenti aquilani continua con ogni mezzo a reclamare l’inserimento in GAE degli abilitati ancora esclusi.

Dott.a Clara Calvacchi* – L’agguerrito e indomito coordinamento degli studenti aquilani continua con ogni mezzo a reclamare l’inserimento in GAE degli abilitati ancora esclusi.

Oggi 10 ottobre, inizierà in tantissime facoltà la distribuzione di volantini per informare i futuri abilitanti del fatto che stanno buttando i loro soldi in una Laurea senza futuro.

Il 13 ottobre, invieremo tutti insieme un fax al Presidente della Repubblica, per chiedergli di intervenire su una norma che viola il diritto all’uguaglianza tra cittadini.

Il MIUR sa benissimo che la nostra esclusione dalle graduatorie ha portato a numerose cattedre vacanti, soprattutto sul sostegno, in Tutte le regioni italiane i Dirigenti Scolastici lamentano la mancanza di insegnanti abilitati al sostegno. Per noi abilitati il danno è doppio, non possiamo accedere al Ruolo e non possiamo accedere a nessuna supplenza, siamo totalmente esclusi dall’insegnamento, poiché iDirigenti preferiscono chiamare docenti non abilitati inseriti nelle GAE, piuttosto che chiamare noi abilitati attraverso le MAD. Da due anni aspettiamo un nuovo reclutamento, non è possibile continuare questo stato di anomia.

BASTA CON LA MENZOGNA CHE NOI CREIAMO NUOVO PRECARIATO, perché noi abbiamo i titoli per accedere a ai moltissimi posti vacanti di sostegno e inglese. Il Ministro chiudendo le graduatorie e dimenticandosi di fare un nuovo reclutamento, ha chiuso ogni accesso anche per le supplenze; il nostro inserimento nelle GAE, garantirebbe la copertura dei posti vacati, garantirebbe personale abilitato per le supplenze in caso assenza del titolare e non toccherebbe in alcun modo i diritti di chi da anni lavora nella scuola. Inoltre permetterebbe a tutti i giovani abilitati di fare la “gavetta”; fare alcuni anni di supplenza prima di accedere al ruolo è un’esperienza formativa indispensabile per un docente, questo è un altro motivo per cui siamo contrari ai Concorsi; sapere, saper essere e saper fare sono competenze che si acquisiscono con lo studio e l’esperienza, solo l’accesso alle GAE ci permetterebbe di completare la nostra formazione con l’esperienza, stare anni senza lavorare in attesa di un concorso è un danno enorme alla nostra professionalità.

Concludo dicendo che il Corso di si Laurea in scienze della Formazione Primaria, prevede 54 esami, è un percorso lungo e costoso, le famiglie fanno enormi sacrifici per mantenerci agli studi, invece di chiudere il reclutamento sarebbe stato meglio chiudere le facoltà abilitanti, vi assicuro che le famiglie italiane soldi da buttare in titoli inutili, non li hanno. Nessuna famiglia italiana può permettersi di spendere le sue sempre più scarse risorse per un titolo che abilita alla disoccupazione.

La sola cosa per cui tutti dovrebbero indignarsi, è l’attivazione di altri costosi corsi abilitanti, senza un futuro.

*Rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione e Coordinatore ANIEF della provincia dell’Aquila

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