Congelamento? Meglio per tutti!

Di Lalla
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Libero Tassella – La proposta giusta e razionale non è quella di congelare la mobilità nelle graduatorie come fa il Governo sotto la spinta degli " "elettori del nord", ma far scorrere le graduatorie ad esaurimento secondo il merito (servizi e titoli) e non secondo l’incasellamento territoriale.

Libero Tassella – La proposta giusta e razionale non è quella di congelare la mobilità nelle graduatorie come fa il Governo sotto la spinta degli " "elettori del nord", ma far scorrere le graduatorie ad esaurimento secondo il merito (servizi e titoli) e non secondo l’incasellamento territoriale.

E’ stato più volte detto in questi anni che una graduatoria ad esaurimento, che per sua stessa natura dovrebbe essere nazionale, non può più essere bloccata da ristretti recinti localistici ora estremamente angusti e sperequati come quelli provinciali; anche perché nel frattempo tutto è cambiato e non certo per volontà di coloro che da anni sono in graduatoria: un sistema verticale di tagli che ha notevolmente ridotto gli organici delle scuole in ogni ordine e grado, un regime di assunzioni ridotte in percentuale sui posti vacanti, l’evasione di un piano di immissione in ruolo già previsto dal precedente governo e non ultime politiche riformistiche che limitano pesantemente gli organici e soprattutto la sperequazione economica presente nel paese che induce ad una mobilità lavorativa interna da Sud verso il Nord e che non riguarda soltanto gli immigrati, è a tutti noto che in certe zone del paese manchino tout court gli insegnanti.

Sono queste variabili sociologiche che vengono oscurate dalla politica, da egoismi particolaristici, localistici e politici di chi vuole a tutti i costi recinti regionali e provinciali su cui su cui si organizza il consenso politico e sindacale: un nome a caso, la LEGA e non solo.

Per i sindacati non mi farei grandi illusioni, essi andranno in ordine sparso a seconda della convenienza del momento, difendendo i loro iscritti più garantiti o che più li garantiscono, quelli iscritti per delega da anni e cerando di conservare i loro consensi. Una cosa sembra certa, come per il passato, in occasione della pubblicazione del decreto ministeriale della "gabbia della disoccupazione" e delle tre code della vergogna, essi a livello nazionale non muoveranno un dito per il congelamento delle graduatorie ad esaurimento per il prossimo anno e lo stesso i partiti , del resto questa era una questione troppo spinosa in vista di una possibile campagna elettorale, allora è stato meglio congelarla o meglio insabbiarla, tanto non fa consenso perché rischia di accontentare l’uno e scontentare l’altro!!

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