Confindustria: siamo lontani dalle industrie che gestiscono male le attività di alternanza scuola-lavoro

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Confindustria prende le distanze dalle aziende che gestiscono male l’attività di alternanza scuola-lavoro.

Lo spiega Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria con delega per il capitale umano in un articolo del Sole24Ore, a poche ore dallo sciopero degli studenti contro l’alternanza.

“In ogni categoria c’è del buono e meno buono. Abbiamo istituito anche un bollino della buona alternanza per le imprese che si mettono in luce in buoni percorsi di alternanza e faremo una classifica interna che raccolga le best practice. Ovviamente non condividiamo le imprese che possano avere comportamenti non consoni a questo istituto. Noi dobbiamo premiare chi utilizza nella maniera più corretta uno strumento che faccia in modo che i ragazzi apprendano in età scolare cosa significa entrare nel mondo del lavoro, in industria e capiscano quali cambiamenti siano in atto grazie a Industria 4.0. con nuovi investimenti e nuovi saperi.

Alcuni territori si sono particolarmente messi in buona luce perché hanno un tessuto imprenditoriale che è sempre stato vicino alla formazione. Noi abbiamo fatto moral suasion in tutte le territoriali per fare in modo che la buona alternanza venga presa come una consuetudine da grandi, medie e piccole imprese. E’ chiaro che le piccole e medie imprese fanno sacrifici maggiori. Perciò cerchiamo di aumentare la base di imprese che partecipano ai percorsi.

L’alternanza va nella direzione della lotta alla disoccupazione. Vogliamo che i ragazzi capiscano quanta industria e quanta bella industria c’è nel nostro paese e con il percorso dei tre anni riescano ad individuare una propria traiettoria di vita e attività lavorativa futura. Anche le scuole devono vedere le imprese come i partner ideali dei propri studenti per sondare qual è il grado di occupabilità e se la formazione in aula corrisponde alle esigenze delle imprese”.

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