Concorso straordinario rischia di assumere maestre non preparate
Coordinamento scienze della formazione primaria – Lunedì 30 luglio una folta rappresentanza di laureati e studenti di Scienze della Formazione Primaria nuovo ordinamento si è ritrovata in Piazza di Monte Citorio a Roma e ha dato luogo ad un sit-in organizzato per protestare contro i rischi del decreto dignità e dell’emendamento che stava per essere votato presso la Camera.
Ricordiamo che col decreto ministeriale 249/2010 per accedere al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria è necessario superare un test selettivo sul fabbisogno regionale per accedere ad un percorso lungo cinque anni per insegnare nella scuola primaria e dell’infanzia. La conseguenza di questo emendamento è di sentirsi truffati da uno Stato che non tutela il merito!
Le attuali forze di governo in carica hanno fatto una campagna elettorale basata sulla meritocrazia e sulla qualità dell’ istruzione, dissero che la Sentenza del Consiglio di Stato sarebbe stata rispettata, invece viene approvato un concorso non selettivo, una sanatoria insomma, per aggirare le regole!
La conseguenza sarà disastrosa, ci sarà gente che riuscirà ad ottenere il ruolo senza aver superato un reale concorso. Inoltre due anni di servizio senza nessuna valutazione non è sinonimo di essere un buon insegnante. Non è assolutamente una di lotta di categoria, ma una questione di dignità di una professione, poiché alle maestre e ai maestri sono affidate le future generazioni. L’esperienza vale, nessuno lo nega, ma valgono ancor più la formazione, la passione, il rispetto e un ventaglio di competenze, tra le quali la competenza disciplinare.
Erano presenti, oltre ad alcune Gae storiche e vincitori di concorso, anche alcuni professori, come Pietro Lucisano ( Professore ordinario di Pedagogia Sperimentale, Presidente del corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria. Responsabile dei progetti Jobsoul e UNI.CO . Coordinatore del curriculum di Ricerca educativa del dottorato in Psicologia Sociale, dello sviluppo e Ricerca Educativa ) c he ha portato la solidarietà dei professori di pedagogia della SIRD, da anni accanto agli studenti e futuri insegnanti.
A suo avviso questa legge rischia di immettere nelle scuole persone non adeguatamente preparate, cioè senza quelle competenze idonee a svolgere un ruolo tanto delicato come è l’educazione nella scuola dell’infanzia, o fondante nella scuola primaria.
Non c’è innovazione in una politica che ha ridotto la scuola in uno stato deplorevole proprio a causa delle continue sanatorie e la storia, purtroppo, si ripete.
Altro intervento è stato offerto da Fabio Bocci ( Professore Associato di Pedagogia e Didattica Speciale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Università Roma Tre, Socio fondatore della SIPeS è anche socio della SIPED , della SIRD , del MED e dell’ AERA) i n rappresentanza della professoressa Paola Perucchini, che ha confermato il suo appoggio ai laureati e agli studenti, sottolineando come ‘la nostra non è una guerra tra poveri, la nostra non è una guerra contro il singolo, la nostra non è una guerra contro un’altra categoria, ma dopo vent’anni dalla nascita del corso di laurea ci si ritrova ancora a difendere l’idea che per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria ci voglia una laurea e difenderne la dignità è oltremodo vergognoso: l a nostra è una battaglia contro quella che definiamo una ingiustizia sociale , perché la scuola è di tutti!!!’.
La cosa più desolante è che non esiste un movimento culturale di società civile che ritiene che i laureati e gli studenti di Scienze della Formazione Primaria siano un investimento per il paese, perché per fare l’insegnante non ci si improvvisa da un momento all’altro.
Questa situazione si trascina dal 2002 e nel 2005 ci sono state ben due decreti del ministro Moratti con corsi abilitanti, la cosiddetta deregulation che ha reso davvero vittime i laureati di SFP relegandoli di fatto dopo i diplomati.
I laureati del corso magistrale suddetto non hanno fatto ricorsi, bensì seguito le regole, ma con questa sanatoria Scienze della Formazione Primaria nuovo ordinamento e i suoi 72 punti (12 per ogni anno di corso e tirocinio nelle scuole) sono diventati carta straccia rispetto a chi ha zero o pochissimo servizio in Gae. Questi laureati e studenti si battono per una scuola di qualità, per il diritto delle bambine e dei bambini ad avere insegnanti selezionati e preparati, ma con una sanatoria si pretende e concede il ruolo!
Oggi più che mai sono incisive le parole del metodo montessoriano dell’ Educazione cosmica ‘la caratteristica peculiare dell’Università consiste nell’insegnare a studiare. La laurea è solo la prova che si sa studiare, che si sa acquisire formazione da se stessi e che ci si è trovati bene nei percorsi della ricerca scientifica… Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare. Una persona con una laurea è dunque una persona che sa meglio destreggiarsi nell’oceano della formazione. Ha ricevuto un orientamento’. (Maria Montessori)