Concorso straordinario, prova a risposta multipla è definita dalla Legge. Cosa può fare il Ministero. Incontro con i sindacati il 22 gennaio

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Concorso straordinario secondaria: alcuni docenti precari, in possesso dei requisiti per accedere alla procedura, chiedono se la tipologia di prova possa subire ancora delle modifiche. 

Concorso straordinario: prova computer based a risposta multipla

Il concorso prevede – con prova analoga ma distinta per i docenti delle scuole statali e per i docenti delle scuole paritarie, IeFP, docenti di ruolo:

  • prova scritta selettiva computer based con quesiti a risposta multipla su argomenti afferenti alle classi di concorso e sulle metodologie didattiche.  Il programma di esame è quello previsto per il concorso ordinario per titoli ed esami per la scuola  secondaria bandito nell’anno 2016. Cosa studiare
  • da superare con 7/10.
  • graduatoria con punteggio prova scritta + titoli
  • immissione in ruolo e anno di prova per  24.000 posti [da suddividere tra posti comuni e sostegno]

I docenti con requisiti scuola statale che superano la prova ma non rientrano nei 24.000 posti, così come i docenti delle scuole paritarie, IeFP, docenti di ruolo saranno inseriti in un elenco non graduato e potranno conseguire l’abilitazione per la classe di concorso richiesta.

La tipologia di prova, definita “a crocette”, o “lotteria” non convince parte dei precari interessati, in quanto il mancato raggiungimento della soglia minima di 7/10 implica l’impossibilità di conseguire l’abilitazione.

E l’unico percorso alternativo, al momento esistente, per conseguire la partecipazione, è il concorso ordinario.

Il docente che supera tutte le prove del concorso ordinario (eventuale preselettiva, due prove scritte e prova orale) ottiene l’abilitazione.

Percorsi che non soddisfano le richieste dei docenti, alcuni dei quali maggiormente orientati verso un PAS universitario a proprie spese.

L’incontro Ministra – sindacati del 22 gennaio

La Ministra Azzolina ha convocato i sindacati il prossimo 22 gennaio per discutere anche del reclutamento.

Probabilmente verranno fornite indicazioni sulla tempistica dei concorsi, dato che a questo punto il ritardo del bandi è conclamato.

Ma il Ministero non potrà modificare la tipologia della prova, che è stata definita dalla Legge 159/2019 entrata in vigore il 29 dicembre 2019.

Semmai potrebbe – ma non ci sono ancora anticipazioni su questo – acconsentire alla richiesta dei sindacati di preparare una batteria di test dai quali estrarre quelli della prova.

Un altro discorso da riallacciare sarà quello interrotto con il Ministro Fioramonti sui percorsi per l’abilitazione, ancora al di là da strutturare.

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