Concorso straordinario infanzia e primaria discrimina docenti delle paritarie. Lettera

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Silvia Rossi – Vorrei esprimere la mia indignazione sui termini del Concorso Straordinario che il Ministero pensa di bandire a breve.

Vorrei capire se è stata vagamente  presa in considerazione l’incostituzionalità’ della decisione di escludere dai requisiti di accesso gli insegnanti della scuola PARItaria che sono impegnati da anni nell’insegnamento  con professionalità  PARI  a quella dei colleghi della scuola pubblica.

Penso sia evidente già dal nome “PARItaria” che non è ammissibile una discriminazione tra le due scuole; se questa invece (come pare dall’esclusione) è la posizione del Ministero dovremmo rivedere il concetto dallo stesso inteso.

Senza prendere poi in considerazione il fatto che moltissime supplenze sono state assegnate a persone che già vivevano di un loro lavoro, persone che non avevano mai insegnato e che, magari  tramite MAD hanno ottenuto una supplenza anche solo per due anni; guarda caso proprio quelli che servono per poter accedere al Concorso Straordinario e al conseguente ingresso nelle GM.

E chi lavora da anni nella PARItaria come unico lavoro, dovrebbe accettare questa decisione da parte del Ministero? Ma quale “assalto alla diligenza”? Ma i bambini non sono tutti uguali? oppure chi frequenta la scuola PARItaria già dall’Infanzia per lo Stato è un cittadino di serie B?

Se non verrà data la possibilità di inserirsi nel concorso straordinario anche agli insegnanti delle scuole PARItarie credo si possa immaginare uno scenario dove i tanto temuti ricorsi che si pensava di eliminare, saranno più di prima!

Concorso infanzia e primaria, no servizio paritarie. Pittoni “limitiamo assalto alla diligenza”

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