Concorso straordinario diplomati magistrale e SFP: 12mila i docenti. Per gli altri concorso ordinario
Durante l’esame del Decreto Dignità è stato approvato ieri un emendamento della maggioranza relativo alla problematica dei diplomati magistrale esclusi dalle GaE dopo la sentenza dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre 2017, che coinvolge anche i laureati in Scienze della formazione primaria.
Concorso straordinario: requisiti di accesso
L’emendamento prevede un concorso straordinario riservato ai docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 e ai laureati in Scienze della formazione primaria che possano vantare due annualità di servizio specifiche negli ultimi otto anni. Ci saranno distinte procedure per posto comune e sostegno.
I numeri
Si tratta, spiega Luigi Gallo presidente della Commissione Istruzione alla Camera, di “12mila posti aggiuntivi per l’infanzia e la scuola primaria rivolti ai diplomati magistrali e ai laureati in scienze della formazione con questa selezione straordinaria e che risponda ai pasticci del passato con il blocco dei licenziamenti di 7000 persone”
Nel concorso straordinario potranno rientrare dunque – nelle previsioni di chi ha proposto il testo – quei docenti diplomati magistrale già assunti in ruolo con riserva dalle GaE che nell’a.s. 2018/19 prenderanno servizio regolarmente per non compromettere l’avvio dell’anno scolastico, ma quando riceveranno la sentenza di merito e l’ufficio scolastico predisporrà la rescissione del contratto (entro 120 giorni) subiranno la revoca del contratto a tempo indeterminato e la trasformazione dell’incarico in supplenza al 30 giugno 2019.
Concorso non selettivo
Il concorso straordinario – spiega
Mario Pittoni, responsabile Istruzione della Lega e Presidente della VII Commissione cultura al Senato – non sarà selettivo.
Consisterà nell’espletamento di una prova orale di natura didattico – metodologica e la graduatoria sarà formata valutando la prova svolta e i titoli presentati, tra i quali il servizio avrà ampio spazio.
Concorso ordinario
L’emendamento approvato contiene anche la previsione di un concorso ordinario per titoli ed esami, da bandire con cadenza biennale.
I tempi
Nell’emendamento non vengono indicati. La previsione potrebbe essere quella di avere le graduatorie del concorso straordinario in tempo per l’a.s. 2019/20, ma i tempi per tutti i passaggi prima di arrivare al bando vero e proprio per presentare la domanda sono ancora numerosi.
Fuori da ogni previsione invece al momento l’organizzazione del concorso ordinario.