Concorso scuola flop? Bocciati docenti che da settembre saranno richiamati per le supplenze

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La riflessione arriva da una collega di ruolo e pone l'accento sulla possibilità che a mettere in difficoltà i colleghi sia stata l'impostazione dei quesiti piuttosto che la mancanza di preparazione, dal momento che si tratta di docenti formati dalle Università.

La riflessione arriva da una collega di ruolo e pone l'accento sulla possibilità che a mettere in difficoltà i colleghi sia stata l'impostazione dei quesiti piuttosto che la mancanza di preparazione, dal momento che si tratta di docenti formati dalle Università.

Molti di questi docenti insegnano già e probabilmente continueranno a farlo ancora – ma sempre da precari – anche nel prossimo anno scolastico, poichè in alcune classi di concorso e per alcune regioni, in primis il sostegno, rimarranno posti vuoti. E dunque si dovrà ricorrere a quegli stessi insegnanti oggi ritenuti non meritevoli, se vale il principio espresso dal Ministro secondo il quale nel concorso 2016 non viene messa in dubbio la preparazione sui contenuti, ma si valuta la capacità di insegnare.

La lettera può non essere condivisibile in alcuni passaggi, ma pone in evidenza una problematica alla quale difficilmente gli organizzatori del concorso daranno una risposta.

"Annunziata Terralavoro – Parlo da spettatrice, essendo per mia fortuna entrata in ruolo due anni fa. Di insegnanti o aspiranti insegnanti impreparati o inadeguati ne conosco, sia tra quelli di ruolo, che tra i precari. Così come ne conosco tanti preparati e motivati.

Ma alla luce dei risultati di questo concorsone, che via via vengono resi noti: possibile che siano queste le percentuali?

E' possibile che  i colleghi commissari siano invece tutti preparati e impeccabili?

Quanto ha inciso l'assurdità dell'impostazione dei quesiti?

Di fatto stanno respingendo gli stessi docenti che da settembre, dopo il solito teatrino delle chiamate da provveditorato e da Dirigente, andranno a coprire i posti vacanti. Si bocciano gli stessi insegnanti che da anni lavoravo nella scuola pubblica e che continueranno a lavorarci.

Tutto questo dopo aver assunto in Fase C pure il salumiere sotto casa mia e tutta una schiera di ingegneri, avvocati e architetti che usano la scuola come fondo pensionistico garantito, senza averci mai messo piede prima, ed essendo spesso del tutto incapaci e indifferenti ai ragazzi. Ma di che stiamo parlando?"

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