Concorso scuola docenti. ITP non abilitati ammessi direttamente alla prova pratica

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Con decreto del Tar Lazio del 21 giugno 2016 numero 5274 su ricorso proposto anche dalla Uil Scuola di Reggio Emilia, circa 50 docenti ITP pur non in possesso di abilitazione sono stati ammessi alla prova pratica del concorso.

Con decreto del Tar Lazio del 21 giugno 2016 numero 5274 su ricorso proposto anche dalla Uil Scuola di Reggio Emilia, circa 50 docenti ITP pur non in possesso di abilitazione sono stati ammessi alla prova pratica del concorso.

Il TAR, con avviso del 12 maggio 2016 aveva già prospettato tale situazione. Ossia le prove scritte del concorso si sono svolte nel mese di maggio secondo il calendario pubblicato in GU del 12 aprile 2016 e in quell'occasione solo pochi candidati che avevano presentato ricorso hanno potuto partecipare con riserva in quanto gli uffici del TAR non avrebbero fatto in tempo a decidere per ogni singolo ricorso.

Ma – si leggeva nell'avviso – saranno comunque adottate le misure più idonee per la tutela degli interessi protetti dei ricorrenti, anche con soluzioni alternative all'ammissione con riserva (eventualmente con apposita sessione riservata di esame per coloro che ottengano una decisione giudiziale favorevole). L'avviso del TAR

A questo punto cosa succede? Le prove scritte si sono concluse e il TAR trovandosi a decidere in data 21 giugno accoglie il ricorso ammettendo i ricorrenti alla fase in cui si trova il concorso, ossia lo svolgimento delle prove pratiche.

Dunque ci saranno dei candidati che svolgeranno la prova pratica senza aver prima svolto quella scritta, come da bando di concorso, per il ritardo con cui si è espresso il TAR. Ma a questo punto sarà importante sapere in che data il Miur organizzerà la prova scritta suppletiva.

Secondo l'avviso del TAR dovrebbe essere svolta solo dopo l'esito definitivo del ricorso, ma per le classi di concorso con prova prativa c'è un problema in più, in quanto l'esito di ammissione alla prova orale dipende da prova scritta + prova pratica, non solo da una delle due. Pertanto rimandare la prova suppletiva ad un eventuale giudizio favorevole significherebbe che in tal caso sarebbe necessario costituire nuovamente la commissione, con tutti i costi che ciò implica.

"Tutto questo è il frutto di un bando di concorso  propagandistico, emanato senza confronto con il sindacato, diretto a chi da anni “serve” il paese: – commenta il Segretario Regionale UIL scuola Emilia Romagna Giuseppe D'Aprile che continua – docenti abilitati, con alle spalle esperienza e titoli, sono chiamati a misurarsi con le prove di un concorso che, in continuità con la legge 107/2015, avrebbe dovuto, e non lo ha fatto, eliminare il precariato. Eppure è solo con il confronto, più volte richiesto e sempre negato, che si potevano e si possono evitare continue situazioni di contenzioso. "

leggi Il decreto

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