Concorso presidi Lombardia: per DiSAL la scuola Lombarda è stata abbandonata

Di Lalla
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Ufficio stampa DiSAL – La vicenda della mancanza di presidi in quasi 500 scuole statali della Lombardia è finita nel modo peggiore: nonostante le promesse di venerdì scorso, il Ministro Carozza non ha presentato al Consiglio dei Ministri di ieri il testo del provvedimento urgente a favore delle scuole senza preside.

Ufficio stampa DiSAL – La vicenda della mancanza di presidi in quasi 500 scuole statali della Lombardia è finita nel modo peggiore: nonostante le promesse di venerdì scorso, il Ministro Carozza non ha presentato al Consiglio dei Ministri di ieri il testo del provvedimento urgente a favore delle scuole senza preside.

Ora la palla passa all’Amminisatrazione Scolastica Lombarda che deve assegnare tutte quelle scuole in reggenza ai dirigenti scolastici in servizio. Quasi 500 di loro dovranno dirigere due scuole, molte delle quali sparse in numerosi plessi e comuni e saranno costretti a fare i commessi viaggiatori invece che i presidi.

Un danno abbondantemente prevedibile, denunciato, da oltre un anno da DiSAL, ricadrà non solo sul notevole gravame di lavoro per chi già dirige una scuola, ma anche su tutti gli interessati, docenti, personale, studenti e famiglie.

Attorno, il silenzio generale, con l’eccezione di qualche articolo nelle pagine lombarde di due quotidiani. Il silenzio di politici e sindacati; addirittura la contrapposizione tra gli stessi politici, ben diversamente dalla capacità dimostrata dai politici siciliani, comunque la si voglia vedere, nell’affrontare quattro anni fa un problema simile.

Resta un serio problema sullo sfondo: chi è veramente interessato alla scuola, al valore ed alla buona organizzazione del servizio pubblico dell’Istruzione, alla sua qualità?

Resta l’amaro in bocca, tenendo conto che per due anni l’Amministrazione Scolastica romana e milanese avrebbe potuto "rimboccarsi le maniche" evitando così i danni attuali.

Domani i presidi di DiSAL, che stavano valutando con i colleghi interessati l’obiezione di coscienza alle reggenze, decideranno il da farsi: per anni tutti loro hanno profuso energie e lavoro doppio per far funzionare le scuole loro affidate.

Il presidente regionale Roberto Fraccia

Il presidente nazionale Roberto Pellegatta

Provvedimento urgente sulla scuola, dentro il sostegno, fuori i Dirigenti scolastici. Voci confermano i primi di settembre

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