Concorso DSGA, riservare posti a mobilità professionale e a chi è stato incaricato per tre anni. Lettera

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Preside lascia la scuola

Inviato da Amelia Sparavigna – Gentile Signor Ministro, ci rivolgiamo a Lei che è il Referente primo e che, per il ruolo che ha lungamente ricoperto presso le Associazioni Sindacali, è dentro la materia che desideriamo sottoporre alla Sua valutazione.

Siamo un nutrito gruppo di lavoratori della Scuola, e precisamente DSGA utilizzati, eufemistica definizione di precari, assegnati ogni anno ai vari Istituti, provenienti dal ruolo degli Assistenti Amministrativi.

Molti di noi hanno affrontato le prove relative alla mobilità professionale nel 2010, hanno superato la iniziale selezione, ma per la ristrettezza dei posti disponibili e per la supervalutazione del titolo della laurea, non hanno avuto accesso alla formazione. Dal 2010 non è stata ripetuta alcuna sessione per la mobilità che la norma prevede ogni due anni e si è fatto fronte alle pressanti esigenze di un organico assetto amministrativo nelle scuole, con l’utilizzazione.

I risultati di questa operazione sono evidenti: molti posti di DSGA sono vacanti e l’Amministrazione è dovuta ricorrere al supporto di altre Regioni per soddisfare le esigenze delle Istituzioni scolastiche.

In questi giorni, e da un po’ di tempo, si parla di una nuova selezione, mirata tendenzialmente ai giovani laureati e con modalità non ancora definite che, tuttavia, non sembra si distaccheranno molto dagli schemi burocratici che privilegiano il titolo di studio e lasciano in subordine la competenza maturata sul campo, la preparazione e l’aggiornamento continui per più di un lustro, con buona pace per la “buona scuola” che è destinata ad un progressivo degrado.

Non abbiamo la presunzione di suggerire soluzioni, ma con l’orgoglio di chi della scuola se ne intende, e con la consapevolezza che chi occupa un posto come il Suo deve farsi carico di una complessità di grande peso, desidereremmo dare il nostro contributo alla questione.

Il contingente dei posti vacanti potrebbe essere destinato come segue:

– Il 50% per concorso ordinario destinato ai laureati
Del rimanente 50%:

– Il 25% destinato alla mobilità professionale, per il recupero dei selezionati nelle prove dell’anno 2010
– Il rimanente 25% destinato ad una nuova selezione riservata a coloro che hanno esercitato la funzione di DSGA per almeno 3 anni.
Quali i vantaggi:

• Valorizzazione delle competenze con riequilibrio del diritto nell’ambito del medesimo Comparto.
(Basti riandare a tutti i concorsi riservati, ai passaggi in ruolo dei docenti delle GAE, e similari per i docenti)

• Economicità dell’operazione
Considerando la selezione del 2010 come atto sostanziale a tutti gli effetti, l’Amministrazione recupererebbe coloro che, già all’epoca dimostrarono di poter sostenere il ruolo del DSGA e provvederebbe all’ulteriore passaggio, a quello della Formazione, che costituirebbe momento decisivo per la definitiva selezione e propedeutico alla fase contrattuale, con grande risparmio di mezzi e di risorse per la P.A.

• Vantaggi per l’occupazione
Lo spostamento degli attuali utilizzati DSGA al ruolo non toglierebbe posti di lavoro, giacché libererebbe i posti di Assistente amministrativo, che appartengono ora ai DSGA supplenti; tale contingente, insieme con un’ampia disponibilità di posti di DSGA che comunque resterebbero, potrebbero efficacemente sostenere la richiesta pressante di posti di lavoro per i giovani, e per i giovani laureati.

Tale proposta, che ci siamo sforzati di rendere nel modo più chiaro e più sintetico possibile, contiene in sé molti altri aspetti di sicuro valore politico e sociale, che saremmo veramente lieti di esplicarLe in un colloquio diretto.

Ci scusiamo comunque della prolissità e, certi di un Suo interessamento, restiamo in attesa di cortese riscontro.

Amelia Sparavigna

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