Concorso docenti. Perchè per infanzia in Lombardia il 94% dei candati è stato bocciato? Un commissario: “prove pessime, pura ignoranza”

Di Lalla
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red – Vita.it intervista uno dei commissari impegnati nella correzione delle prove scritte del concorso a cattedra per la scuola dell’infanzia, che ha avuto un esito sorprendente, con soli 142 candidati su 2358 ammessi alla prova orale. "Gli scritti – afferma il commissario – sono pieni di errori di ortografia, di lessico, di grammatica: errori dei più banali e terribili, tipo “ha” senza acca e “un’esperienza” senza apostrofo"

red – Vita.it intervista uno dei commissari impegnati nella correzione delle prove scritte del concorso a cattedra per la scuola dell’infanzia, che ha avuto un esito sorprendente, con soli 142 candidati su 2358 ammessi alla prova orale. "Gli scritti – afferma il commissario – sono pieni di errori di ortografia, di lessico, di grammatica: errori dei più banali e terribili, tipo “ha” senza acca e “un’esperienza” senza apostrofo"

Nell’intervista il commissario spiega la procedura seguita. I compiti erano in totale 2.358, ogni commissione ha corretto fra i 450 e i 500 compiti, utilizzando un’unica griglia di correzione, con la quale è stata valutata la congruenza del testo rispetto alla consegna, l’organicità della risposta, la correttezza ortografica, sintattica e lessicale, i riferimenti all’esperienza, l’originalità del percorso didattico.

Il commissario risponde alle critiche mosse dai candidati per la pubblicazione della griglia di correzione dopo l’espletamento della prova "Non mi sembra che nei criteri ci sia nulla di “imprevedibile" e ad un dubbio che si è insinuato dopo la pubblicazione degli esiti, ossia una eccessiva severità volta a completare le procedure del concorso nei tempi stabiliti dal Ministero, alleggerendo in tal modo le prove orali "No, assolutamente. Non sarebbe stato professionale"

Che cosa ha determinato allora il risultato? Il commissario scende nei particolari, e parla di prove con "Tantissimi errori ortografici, lessicali, di grammatica pura" "Gente che si appresta ad insegnare e non conosce le regole base della nostra lingua, le concordanze, l’uso dei verbi. Le giuro che ho visto “ha” senz’acca e “un’esperienza” scritto senza apostrofo. E poi una non attenzione al compito: le indicazioni erano chiare, molte risposte invece erano completamente fuori tema"

In questi giorni si concludono invece le prove orali. "In questo caso – spiega ancora il commissario – Le posso dire che ho visto tanti respinti ma anche tante persone preparate egregiamente. La novità di questo concorso era la simulazione di una lezione, su un argomento sorteggiato 24 ore prima: ascoltare alcuni orali è stato proprio bello, ho sentito lezioni interessanti, originali, fatte da giovani entusiasti, appassionati al loro lavoro"

Leggi l’intervista completa

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