Concorso dirigenti scolastici: verbali di correzioni fatti in casa, in stanze d’albergo ed esaminatori organizzatori di corsi di preparazione

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Non c’è tregua per il concorso per diventare dirigenti scolastici conclusosi a luglio 2019, nuovi documenti sono stati portati in procura mettendo in discussione la validità delle procedure.

A che punto eravamo

Ricordiamo che siamo in attesa della sentenza della del Consiglio di Stato, dopo l’annullamento delle procedure concorsuali ad opera del Tar Lazio, avvenuto nel mese di Luglio.

In particolare i ricorrenti sostengono che nella commissione e nelle sottocommissioni riunite nella plenaria al termine della quale furono redatte le griglie di valutazione delle prove e i quesiti di lingua straniera c’erano delle irregolarità. Infatti, quest’organo era, secondo i ricorrenti, illegittimo perché aveva tre componenti che erano incompatibili: uno aveva incarico da sindaco e altri due impegnati in attività di formazione per il concorso.

Inoltre, sono state presentate delle accuse ben precise alla procura di Roma da parte di alcuni concorrenti su alcune irregolarità, che vanno da voti conosciuti in anticipo, problemi al software per la prova scritta, dubbi sulla correzione delle prove.

Nuovi documenti

Secondo quanto riportato quest’oggi da Repubblica in un articolo a firma Corrado Zunino, sarebbero state presentate nuove prove in procura. Ad esempio, scrive il giornalista: “verbali di correzione redatti in casa dello stesso presidente di commissione, in stanze d’albergo, in scuole che, seguendo i badge del personale amministrativo, risultavano chiuse.”

Inoltre, sempre secondo Repubblica, sarebbe stato assegnato ad alcuni candidati il voto “Zero”, non previsto dalle griglie o compiti corretti in mezzora.

E ancora, scrive Zunino “tra gli allegati portati a integrazione in procura si segnalano esaminatori che avevano svolto, nei dodici mesi precedenti, corsi di preparazione per i futuri esaminati”

Insomma, una nuova tegola sul concorso, in attesa della pronuncia definitiva da parte dei tribunali che potrebbe invalidare tutto il percorso.

Immissioni in ruolo 2019/20

Autorizzate per l’anno scolastico 2019/20 1984 immissioni in ruolo.

I posti lasciati liberi a causa delle rinunce sono stati coperti tramite lo scorrimento della graduatoria nazionale, a partire dalla posizione dell’ultimo incarico conferito. Assegnati così ulteriori 61 posti.

L’ultimo tassello è stata l’immissione in ruolo anche dei vincitori ammessi con riserva, qualora si trovino all’interno del numero dei posti autorizzati per l’a.s. 2019/20.

80 i vincitori depennati perché non hanno assunto servizio nella regione assegnata.

Consiglio di Stato si esprimerà il 22 marzo 2020

Bisognerà attendere il 22 marzo 2020 per conoscere la decisione finale del Consiglio di Stato rispetto all’annullamento disposto dal TAR il 2 luglio 2019.

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