Concorso Dirigenti Scolastici, le prove andranno avanti nonostante i ricorsi. Lettera

WhatsApp
Telegram
ex

inviata  da Libero Tassella – Nuvoloni si addensano sul concorso a dirigente scolastico. I nuvoloni neri sono mossi dai venti vorticosi dei ricorsi, infatti i non ammessi a sostenere la prova orale in questi giorni stanno dando mandato ai loro legali per ricorrere avverso la procedura concorsuale.

Ricordo che ai sensi dell’art. 18 del bando è ammesso, per i soli vizi di legittimità, il ricorso giurisizionale entro 60 giorni al TAR Lazio, veramente ci sarebbe entro 120 giorni anche quello straordinario al Presidente della Repubblica un istituto però ormai desueto ed inefficace.

E quale sarebbe il vizio di forma che dai nuvoloni mossi dai venti dei ricorsi farà cadere una bomba d’acqua sul palazzone della Minerva a Viale Trastevere Roma, segnatamente sulla testa del ministro Marco Bussetti e dei suoi funzionari?

Il vizio é da rinvenire nel comma 2 dell’art.8 del Bando, che afferma che la prova scritta é unica su tutto il territorio nazionale e si svolge in un’unica data in una o più regioni scelte dal Ministero, nelle sedi individuate dagli USR.

Orbene, come ben sanno gli aspiranti ammessi e non ammessi alla prova orale di questo concorso  la prova scritta è avvenuta in due date distinte, i docenti ammessi agli iscritti in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna, per allerta meteo nella città di Cagliari, hanno sostenuto la prova il 18 ottobre 2018, mentre i docenti della regione Sardegna hanno sostenuto la prova il 13 dicembre 2018 a Roma ben due mesi dopo unitamente a coloro che alla prova preselettiva avevano conseguito il punteggio di 60/100, ammessi alla prova scritta con riserva.

I ricorsi puntano all’annullamento della prova scritta e ad ammettere alla prova orale tutti coloro che hanno superato la prova preselettiva il 23 luglio 2018, ovvero alla ripetizione della prova scritta secondo quanto previsto dal bando, la qual cosa allungherebbe i tempi della procedura concorsuale, e non permetterebbe di nominare i nuovi DS già a partire dal primo settembre prossimo.

Si ricorda che per tale ragione, e per evitare il massiccio ricorso all’istituto della reggenza, il Ministro Bussetti non solo ha modificato in corso d’opera la procedura concorsuale previsto da un decreto del precedente Governo ma per la stessa ragione si è opposto a rinviare la prova preselettiva a dopo l’estate e a rinviare la prova scritta per l’allerta meteo di Cagliari.

Ora questa fretta il Ministro Bussetti potrebbe pagarla cara perché sommerso dai ricorsi che potrebbero rallentare la procedura concorsuale.

Fin qui i fatti. Ora le mie previsioni. Siamo in Italia e abbiamo già visto proprio per questi concorsi il tutto e il contrario di tutto.

A mio avviso la procedura concorsuale andrà comunque avanti secondo il calendario fissato (inizio prove orali a maggio) nessuna ripetizione o annullamento della prova scritta e a settembre sarà scorsa la graduatoria di merito con le nomine dei nuovi dirigenti scolastici.

E i ricorrenti direte? I ricorsi faranno il loro iter, con i tempi della giustizia amministrativa prima il Tar Lazio e poi il Consiglio di Stato.

Ebbene per loro ci potrebbe essere una soluzione all’italiana, un dejà vu. Fra due anni potrebbero inserire in una legge (ad es. nella legge di bilancio) un concorso riservato con una sola prova orale per tutti coloro che avevano superato la prova preselettiva del concorso bandito con decreto direttoriale Miur del 24.11.2017.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione docenti 60, 30 e 36 CFU. Decreti pubblicati, come si accede? Webinar informativo Eurosofia venerdì 26 aprile