Concorso dirigenti scolastici: dopo la vittoria per i precari l’Anief chiede il rinvio delle prove scritte

Di Lalla
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ANIEF – I periodi di servizio svolti come insegnante a tempo determinato hanno la stessa “valenza” di quelli svolti dopo l’assunzione a titolo definitivo: pertanto non è corretto escludere un candidato precario dal concorso per diventare dirigente scolastico. A stabilirlo è stato oggi il Consiglio di Stato, che respingendo gli appelli del Miur contro la sentenza analoga emessa nelle scorse settimane dal Tar del Lazio ha di fatto dato il via libera alla partecipazione al concorso per 500 ricorrenti del sindacato Anief, sia a tempo indeterminato con cinque di servizio tra pre-ruolo e ruolo, sia precari con lo stesso servizio svolto.

ANIEF – I periodi di servizio svolti come insegnante a tempo determinato hanno la stessa “valenza” di quelli svolti dopo l’assunzione a titolo definitivo: pertanto non è corretto escludere un candidato precario dal concorso per diventare dirigente scolastico. A stabilirlo è stato oggi il Consiglio di Stato, che respingendo gli appelli del Miur contro la sentenza analoga emessa nelle scorse settimane dal Tar del Lazio ha di fatto dato il via libera alla partecipazione al concorso per 500 ricorrenti del sindacato Anief, sia a tempo indeterminato con cinque di servizio tra pre-ruolo e ruolo, sia precari con lo stesso servizio svolto.

Con le ordinanze nn. 5358/11, 5359/11, i giudici di Palazzo Spada hanno respinto gli appelli del Ministero dell’Istruzione tesi ad annullare le ordinanze cautelari ottenute dai 500 docenti che avevano fatto ricorso contro l’esclusione ed era stati ammessi con riserva alla prova preliminare del 12 ottobre scorso. Il Consiglio di Stato, dunque, ha dato ragione alla linea giuridica intrapresa dai legali del giovane sindacato, secondo i quali in base alla direttiva 1999/70/CE non può essere attuata alcuna discriminazione tra il servizio prestato da precario rispetto a quello effettuato dal personale in ruolo.

Secondo il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, siamo di fronte ad “una palese vittoria di civiltà contro l’abuso della precarietà nell’instaurazione dei rapporti di lavoro. A questo punto è evidente – continua il sindacalista – che se a sette giorni dalla prima prova scritta per diventare dirigenti viene cancellato il 17% delle domande selezionate, dopo un approfondimento fatto dagli esperti durato dieci giorni, è chiaro che qualcosa non va ed è chiaro che gli idonei hanno superato dei quiz falsati. Per questo, chiediamo al ministro Profumo di rinviare le prove scritte del 14-15 dicembre. In caso contrario, andremo fino in fondo e chiederemo l’annullamento di tutta la procedura concorsuale, non essendo stati messi tutti i candidati nelle condizioni di partecipare alle prove scritte”.

Per il Consiglio di Stato i precari possono partecipare al concorso a preside

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