Concorso dirigenti, requisiti: sì a servizio paritarie e pre ruolo, ma restano fuori i precari

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Cambiano i requisiti per accedere al concorso a dirigente scolastico, come ampiamente anticipato dalla nostra redazione nel dicembre 2014.

Cambiano i requisiti per accedere al concorso a dirigente scolastico, come ampiamente anticipato dalla nostra redazione nel dicembre 2014.

Era il 30 dicembre 2014 quando anticipavamo che per accedere al concorso a dirigente sarebbero serviti almeno 5 anni di anzianità, incluso il servizio pre ruolo, allargando notevolmente la platea.

Secondo quanto riporta il testo del regolamento che ieri ci è stato fornito dal Ministero dell'Istruzione, potrà partecipare al concorso il "personale docente ed educativo assunto a tempo indeterminato, in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o conseguita secondo il vecchio ordinamento, di diploma accademico di II livello o diploma accademico di vecchio ordinamento, e che abbia un'anzianità di servizio pari almeno a 5 anni, compreso il servizio pre ruolo."
Sarà valido, quindi, anche il servizio nelle paritarie.

Restano fuori, invece, i docenti precari. Si tratta di una ulteriore conferma alle nostre indiscrezioni, che abbiamo definito come "nota stonata".

Perché? Perché esistono sentenze che dicono il contrario. Ad esempio, quella patrocinata dagli avvocati F. Ganci e W. Mi‎celi dell'ANIEF, la n. 5011/14 che ha riguardato tre precari che oggi siedono alla scrivania della dirigenza.

In occasione del dibattito in tribunale, l'avvocatura dello Stato ha affermato che i precari svolgono un lavoro diverso, non potendo ricoprire incarichi e instaurando un rapporto di discontinuità nel servizio, pertanto non avrebbero diritto a partecipare ai concorsi per diventare Dirigenti. Di diverso avviso il giudice.

Possiamo immaginare essere stata questa l'argomentazione che ha portato ancora una volta all'esclusione dei precari. Nota che suona alquanto stonata, soprattutto dopo la sentenza della Corte di giustizia europea e i numerosi pronunciamenti dei giudici che hanno equiparato il lavoro dei precari da quello dei docenti di ruolo anche per quanto riguarda la progressione di carriera.

Pare ci ritroveremo davanti ad una nuova ondata di ricorsi.

Il testo del regolamento

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