Concorso dirigente scolastico: presentazione titoli e prova orale. Tempistica

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I docenti, che hanno superato la prova scritta del concorso per dirigente scolastico, sono  impegnati, a partire da oggi, nella presentazione dei titoli.

Ricordiamo la tempistica relativa all’intero concorso, come presentare i titoli, in cosa consiste e come viene valutata la prova orale.

Concorso dirigente scolastico: time line

Questa la tempistica che porterà all’assunzione in ruolo, dal 1° settembre 2019, i docenti che supereranno la prova orale e rientreranno nel novero dei vincitori:

  • aprile: presentazione titoli da parte dei candidati ammessi alla prova orale
  • entro fine aprile: nomina dei commissari aggregati di lingue e informatica nelle commissioni
  • maggio: prove orali (a partire dalla lettera M)
  • giugno: prove orali, con conclusione prevista entro la data di avvio degli Esami di Stato
  • luglio: pubblicazione graduatorie

Concorso dirigente scolastico: presentazione titoli

Gli interessati devono dichiarare i titoli, tramite il portale Istanze Online, a partire dalle ore 9:00 dell’ 8 aprile 2019 e fino alle ore 14:00 del 24 aprile 2019.

Tramite la funzione POLIS, inoltre, sarà possibile allegare i titoli di cui alla tabella A allegata al DM 138/2017 nonché i titoli previsti dall’articolo 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, non documentabili con autocertificazione o dichiarazione sostitutiva. Titoli non documentabili 

I titoli dichiarabili e/o presentabili sono quelli conseguiti entro la data di scadenza del termine fissato per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso, ossia il 29 dicembre 2017.

Concorso dirigente scolastico: la prova orale

La prova consiste in:

  • un colloquio sulle materie indicate all’articolo 10, comma 2, del decreto ministeriale n. 138/2017 (Regolamento) e sulla capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico;
  • una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche;
  • una verifica della conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato tra francese, inglese, tedesco e spagnolo al livello B2 del CEF, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione ed una conversazione nella lingua prescelta.

Le materie su cui verte il colloquio, uguali a quelle delle prova scritta, sono le seguenti:

a) normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;

b) modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;

c) processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, all’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione e del Piano di Miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;

d) organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica;

e) organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;

f) valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;

g) elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni;

h) contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;

i) sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.

I quesiti da sottoporre ai candidati sono predisposti dalla Commissione e dalle Sottocommissioni d’esame.

Commissione e Sottocommissioni scelgono anche i testi da leggere e tradurre nella lingua straniera indicata dal candidato.

Dopo la predetta operazione di predisposizione dei quesiti e prima dell’inizio della prova, Commissione e Sottocommissioni determinano i quesiti da sottoporre ai singoli candidati per ciascuna delle materie d’esame, estraendoli a sorte.

Il punteggio massimo conseguibile è di punti 100, così suddivisi:

  • colloquio sulle materie d’esame punti 82;
  • accertamento della conoscenza degli strumenti informatici punti 6;
  • conoscenza della lingua straniera punti 12.

Il punteggio minimo per superare la prova è di 70/100.

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