Con il nuovo concorso 2018 che fine fanno i vincitori (a tempo) senza cattedra del Concorso 2016? Lettera

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Prof. Dragone Alessandro – Egregia Ministra Fedeli, le scrivo con semplicità e soprattutto in breve, pur se il tema meriterebbe approfondimento, considerando i suoi impegni e incombenze.

Sono un docente della scuola secondaria di I grado che nonostante 13 anni di precariato ha scelto di sottoporsi alla selezione del Concorso 2016, superandolo, con fatica e dedizione, e sono ora in attesa dello scorrimento della graduatoria degli idonei.

Mi sento, come tanti altri, un vincitore a tempo in quanto la mia graduatoria vale sino alle immissioni a cattedra del 2018 e con difficoltà riesco ad attendere gli eventi con compostezza e pazienza e con la atavica speranza che il futuro sia più roseo.

In questo ultimo periodo Lei si sta spendendo per annunciare il prossimo Concorso 2018 che avrà nuove modalità e che garantirà per i giovani del nostro Paese insegnanti preparati e motivati e avverto l’assenza nelle sue parole di un qualsivoglia riferimento ai vincitori a tempo senza cattedra, posizionati nelle graduatorie del Concorso 2016 su cui incombono vincoli temporali (le attuali graduatorie di merito sono ormai alle soglie della scadenza) e un’altra serie di insidie: deroghe al vicolo triennale, mobilità straordinaria, svuotamenti Gae e aspiranti delle SUPPLETIVE!!!!

Sarebbe logico e concorde ai dettami del diritto che coloro che sono stati sottoposti a dura selezione concorsuale peraltro su un numero di posti definiti dal Ministero oggi non avessero trepidazione ed incertezza e non vivessero lo stato di noncuranza da parte di chi ha raccolto il testimone non certo facile di una procedura concorsuale complessa.

Spiace evidenziare che il nostro Stato di diritto non tutela i percorsi ordinari di reclutamento mentre faccia percepire come via preferenziale il sistema del ricorso al TAR o le deroghe o la mobilità straordinaria.

Ben vengano i nuovi concorsi, ma non si dimentichino i vecchi (…ma quanto vecchio è un concorso conclusosi alla fine del 2016?) e si sanino le questioni di non poco conto legate all’eventuale inserimento a pettine dei candidati che stanno svolgendo le prove suppletive, che, come saprà potrebbero creare non pochi problemi anche ai neoimmessi in ruolo dalle graduatorie 2016.

Nonostante tutto, pur con un enorme senso di frustrazione e sfiducia, ogni giorno, molti docenti come me insegnano ai ragazzi la meritocrazia e il valore dello Stato di diritto.

I vincitori del concorso 2016 saranno tutti assunti?

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