Concorso non abilitati con 3 anni di servizio e concorso 24 CFU, pronte le bozze. Requisiti, prove e FIT

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Nell’incontro Miur-sindacati della scorsa settimana sono state illustrate le bozze di decreto che disciplineranno, ai sensi del D.lgs. n. 59/2017, i concorsi per non abilitati della scuola secondaria di primo e secondo grado.

In attesa della redazione definitiva e della pubblicazione dei decreti ministeriali, ricordiamo cosa prevede il decreto n. 59/2017 per i suddetti docenti: concorso ordinario (nella bozza è chiamato solo pubblico) e concorso riservato ai non abilitati con tre anni di servizio.

CONCORSO ORDINARIO  (TUTTI I PARTICOLARI: ammissione al FIT in base al fabbisogno e in due scaglioni successivi)

Premettiamo che il percorso per diventare docenti di posto comune e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado si articola in 3 fasi: concorso;  percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente (FIT); accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del percorso formativo di cui sopra  che conducono all’assunzione a tempo indeterminato.

Il concorso nazionale per l’accesso al percorso FIT (percorso realizzato attraverso la  collaborazione  tra scuola, università e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica) è indetto ogni due anni su base regionale.

Nel caso in cui il numero dei posti da mettere a bando sia esiguo, il concorso è bandito su base interregionale.

I posti da bandire sono pari a quelli che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto lo svolgimento delle prove concorsuali.

Gli aspiranti docenti possono partecipare in una sola regione e, avendone i requisiti, per più tipologie di posto.

Possono accedere al concorso, per i posti di tipo comune, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:

a) laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso;

b) 24 crediti formativi universitari o accademici (CFU/CFA), conseguiti in forma curricolare (inseriti nel piano di studi), aggiuntiva (conseguiti entro il percorso di laura ma aggiunti al piano di studi) o extra curricolare (esami dopo la laurea) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.

Per i posti di insegnanti tecnico-pratici (dal 2024/25), gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:

a) laurea, oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso;

b) 24 CFU/CFA acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.

Per i posti di  sostegno, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:

  • I requisiti sopra riportati per i posti comuni e per insegnante tecnico-pratico, in relazione alla classe di concorso per cui il candidato presenta domanda di partecipazione.

Il concorso prevede tre prove di esame, delle quali due, a carattere nazionale, sono scritte e una orale.

I candidati che concorrono su contingenti di posti di sostegno devono svolgere  un’ulteriore prova scritta aggiuntiva a carattere nazionale.

  • La prima prova scritta verte su una specifica disciplina, scelta dall’interessato tra quelle afferenti alla classe di concorso. Per le classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova deve essere svolta nella lingua prescelta. Il superamento della prima prova è condizione necessaria per accedere alla seconda prova scritta.
  • La seconda prova scritta verte sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. Il superamento della seconda prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva (cioè alla prova orale, eccetto per gli aspiranti a posti di sostegno che devono svolgere una terza prova scritta).
  • La prova orale, che comprende la prova pratica laddove prevista, consiste in un colloquio focalizzato su tutte le discipline facenti parte della classe di concorso per la quale l’aspirante concorre, con particolare riferimento a quelle che il candidato non ha scelto per la prima prova. Oltre alle conoscenze disciplinari, la prova si propone di accertare la conoscenza di una lingua straniera europea, almeno al livello B2 del quadro comune europeo, e il possesso di abilità informatiche di base.
  • La prova scritta aggiuntiva, per gli aspiranti a posti di sostegno, è sostenuta dopo la seconda prova scritta e verte sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie. Il superamento di tale prova è condizione necessaria, relativamente ai posti di sostegno, per accedere alla prova orale.

Il superamento del concorso consente l’accesso al percorso triennale FIT, secondo la posizione in graduatoria di merito.

Per approfondire:

FIT terzo anno: quali attività di docenza saranno svolte, come si verrà valutati. Il progetto ricerca-azione 

Concorso cattedra 2018, FIT corso formazione: cosa deve fare il docente? Attività, portfolio, colloquio finale

L’ammissione al percorso FIT avviene in due scaglioni annuali successivi, nel limite dei posti che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto lo svolgimento delle prove concorsuali.

CONCORSO RISERVATO AI NON ABILITATI CON 3 ANNI DI SERVIZIO

SARA’ OGNI DUE ANNI, REGIONALE, COME FUNZIONERA’ FIT Leggi tutto

Per i docenti non abilitati con almeno 3 anni di servizio, è previsto un concorso riservato, consistente in una prova scritta e una orale, vinto il quale si viene ammessi (con le dovute deroghe relative agli anni di frequenza e ai crediti da acquisire) al percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente (FIT), svolgendo il primo e il terzo anno. Superato il percorso FIT si accede al ruolo.

Queste, nello specifico, le tappe che condurranno al ruolo:

  • partecipazione a speciali sessioni concorsuali loro riservate;
  • svolgimento, nell’ambito del concorso, di una prova scritta, il cui obiettivo è di valutare il grado delle conoscenze del candidato su una specifica disciplina, scelta dall’interessato tra quelle afferenti alla classe di concorso. Nel caso delle classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova deve essere prodotta nella lingua prescelta;
  • svolgimento, nell’ambito del concorso, di una prova orale di carattere didattico-metodologico;
  • accesso, dopo il superamento del concorso e per scorrimento della graduatoria di merito regionale, al primo anno del percorso FIT,  al fine di acquisire il diploma di specializzazione;
  • esonero delle attività del secondo anno del percorso FIT e dall’acquisizione dei crediti previsti per il secondo e terzo anno;
  • svolgimento supplenze nel corso del terzo anno su posti vacanti nell’ambito territoriale di appartenenza.

Al termine del terzo anno del precorso, previo superamento dell’esame finale, si accederà al ruolo. La scelta dell’ambito scolastico definitivo di assegnazione del docente al momento dell’accesso al ruolo è effettuata dagli interessati nell’ordine della graduatoria stilata in base al punteggio conseguito nell’esame finale. (Per approfondire valutazione finale 3° anno FIT clicca qui)

La procedura concorsuale è bandita entro il 2018 ed ha cadenza biennale.

Il requisito dei 3 anni di servizio anche non continuativo deve essere posseduto entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione (al concorso) e deve essere stato maturato negli otto anni precedenti. Il decreto non fa distinzione tra servizio nelle scuole statali e paritarie e, essendo le paritarie parte integrante del sistema nazionale di istruzione, tutto fa supporre che sia valido anche il servizio svolto presso tali scuole.

La partecipazione alla procedura concorsuale è consentita in un’unica regione per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno, fermo restando il requisito complessivo dei tre anni.

Concorso laureati più 24 CFU, ammissione al FIT in base al fabbisogno e in due scaglioni successivi

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