Concorsi docenti, Bussetti “solo quando ci sarà bisogno, stop a straordinari” e graduatorie idonei
“Intendo semplificare le procedure concorsuali, vinci il concorso diventi insegnante, punto”, parole del Ministro Bussetti a RepubblicaTv, intervistato da Corrado Zunino.
Basta caccia ai titoli
Basta a “titoli, percorsi, per poter ambire alla cattedra“. “Sono laureato in lettere, devo ancora fare un corso di perfezionamento?”
Rivedere regole concorsuali
“Le prove concorsuali saranno più snelle, agevoli e chiare – ha chiarito Bussetti parlando di rivedere le regole -. Ci sono 500 posti, i primi 500 avranno la loro cattedra e poi un altro concorso.” Si desume, quindi, che nell’idea di riforma del Ministro non esistono più le graduatorie degli idonei che andranno a scorrimento.
Concorsi solo se necessari
I concorsi non necessariamente saranno biennali, “magari anche prima o dopo“, afferma il Ministro. Dipenderà dal fabbisogno.
Stop a concorsi straordinari
“Eviterei i concorsi straordinari“, anche perché, tra due anni la Corte Costituzionale potrebbe dire che non sono costituzionali.