Compiti per le vacanze di Natale, intervenga il Ministro Fioramonti. Lettera

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Prof Roberta Cuozzo – Si avvicinano le vacanze di Natale e si ripropone l’annosa questione dei compiti per le vacanze.

Già la denominazione è abbastanza esplicativa: ‘vacanze natalizie’ e non ‘recupero e potenziamento natalizio’.
Come docente e prima ancora alunna non posso che osservare una consolidata prassi relativa allo svolgimento degli stessi.
Un gruppo, spesso esiguo, di allievi esegue con rigore e impegno quanto richiesto per il loro rientro il 7 gennaio e, ahimè, é quello stesso gruppo che, invece, meriterebbe un periodo di riposo  dopo l’impegno, l’interesse e la partecipazione evidenziato nella prima parte dell’anno scolastico.
Un altro semplicemente non considera quanto richiesto o ottempera solo a parte dell’assegno, operando una scelta di discipline in base, ad esempio, a particolari predisposizioni.
Ma la gran parte degli allievi si attiene ad una semplice ‘riproduzione’ di quanto svolto dai compagno di turno che si distingue in quella particolare disciplina.
Ora mi chiedo se questo strazio, soprattutto per le famiglie che sperano di trascorrere un periodo di svago e spensieratezza, magari in compagnia di parenti che spesso si incontrano solo in queste situazioni oppure programmando un viaggio, possa essere evitato.
Nel rispetto della libertà di docenza, il Ministro della Pubblica Istruzione, che fino ad ora ha evidenziato notevole sensibilità per le esigenze dei giovani, non potrebbe ‘consigliare’ ai docenti di ogni ordine e grado di evitare questo oneroso e temuto assegno delle vacanze e magari attenersi ad una semplice ripetizione?
Fiduciosa

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