Comitato docenti specializzati sul sostegno: stabilizzateci

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Comunicato – Siamo un comitato di docenti precari specializzati per il sostegno didattico ad alunni con disabilità. Consapevoli della sua riconosciuta sensibilità alle problematiche formative e di cittadinanza attiva, abbiamo ritenuto opportuno rappresentarle alcune considerazioni, relative al delicato tema del riconoscimento effettivo dei diritti e della dignità degli alunni con disabilità.

Per realizzare il progetto di una “scuola inclusiva”, sono richiesti docenti esperti e competenti nelle metodologie e strategie didattiche. Spesso, però, dagli organi d’informazione, dal M.I.U.R. , nonché nei commenti politici, viene erroneamente dichiarata “la mancanza” di docenti specializzati formati e competenti. In proposito, al fine anche di fare “chiarezza” e rendere “giustizia” alla professionalità di docenti che per anni si sono “SPESI”… ed hanno “SPESO”, molto per provvedere alla loro formazione, ci preme reclamare e sottolineare che noi docenti precari specializzati per l’insegnamento ad alunni con disabilità: “CI SIAMO”.

In questi giorni, al centro del dibattito politico è posta, tra gli altri, la discussione e l’approvazione del decreto scuola. Per l’avvio del prossimo anno scolastico, è necessario, definire e garantire l’organico dei docenti, ed, in particolare, dei docenti di sostegno. In proposito, ci preme far rilevare la circostanza, a dir poco straordinaria, della incoerenza ed incompatibilità tra la dichiarata disponibilità di posti in organico di diritto, come definito nel recente bando di concorso, a fronte dell’effettivo numero di cattedre, di fatto, disponibili. Infatti, tale dato, risulta verificato e ricorrente, all’inizio di ogni anno scolastico con l’assegnazione per supplenza, di numerosi posti vacanti sul sostegno.
Per far fronte a tale emergenza educativa, la VII Commissione cultura del Senato, ha approvato recentemente, l’emendamento a prima firma della senatrice Angrisani, che prevede una prova orale selettiva, per tutti i docenti specializzati sul sostegno. Tale emendamento, in questi giorni dev’essere esaminato e discusso dalla Commissione cultura della Camera dei deputati. Pur apprezzando il lavoro svolto dalla commissione cultura del Senato, in tale sede ci preme evidenziare alcuni nodi problematici.

La deliberazione della VII Commissione cultura del Senato, ha trovato il parere contrario della V commissione finanze. In proposito, ci permettiamo di far rilevare la implicita incoerenza tra la motivazione finanziaria rispetto alla necessità di coprire le numerose cattedre disponibili a settembre e che dovranno essere assegnate a docenti precari, con evidente pari, se non superiori, oneri finanziari. Come pure non si possono trascurare gli inevitabili costi da sopportare per l’espletamento delle eventuali procedure concorsuali. In considerazione, infine, anche dei ridotti tempi tecnici, rispetto all’inizio dell’anno scolastico prossimo riteniamo, proficuo ed opportuno, provvedere alla stabilizzazione dei docenti specializzati,direttamente dalle graduatorie, tenuto conto, anche, delle numerose effettive cattedre di sostegno disponibili all’inizio di ogni anno scolastico. Tanto al fine di garantire la tanto auspicata continuità didattica agli alunni con disabilità, sin dal prossimo settembre.

Per quanto riguarda il tanto proclamato rispetto del merito, è facile ed opportuno rilevare la contraddizione tra tale richiesta e provvedimenti ministeriali degli anni trascorsi; da ultimo si richiama il concorso straordinario 2018, riservato a docenti con due anni di servizio, compresi tutti quelli forniti del solo diploma magistrale. Tale concorso prevedeva l’assunzione in ruolo, esplicitamente attraverso una sola prova orale non selettiva. La nostra istanza, invece, trova documentata motivazione nel rigoroso percorso formativo, seguito per il conseguimento del percorso di specializzazione che ha previsto le seguenti prove d’esame: l’accesso a numero chiuso, attraverso il superamento di 3 prove concorsuali, 11 esami, 12 laboratori, discussione di una tesi finale, tirocinio diretto nelle scuole con relazione finale, in presenza di un delegato MIUR. Da quanto esposto, appare evidente che per garantire il rispetto del merito,a nostro avviso, sia necessario procedere alla diretta stabilizzazione di docenti che hanno già ampiamente investito nella propria formazione e qualificazione professionale, o quanto meno, attraverso una prova orale non selettiva, così come previsto dal concorso 2018.
Accogliendo, infine, anche le vive sollecitazioni dei genitori, si è preso coscienza e si è riconosciuta la necessità di attivare una sinergia, condivisa con i genitori che richiedono, con giustificata preoccupazione, la stabilizzazione dei docenti specializzati per il sostegno, in possesso delle previste competenze metodologiche – didattiche e inclusive.

Per concludere, nelle testimonianze raccolte e pubblicate sulla nostra pagina Facebook, alla domanda ricorrente, in questi giorni, di genitori ed alunni: “Maestra, a settembre ci sarai?” rispondiamo solo con un sorriso, anche perché riteniamo di non poter deludere, “tradire”, la fiducia di genitori e, specialmente, dei nostri bambini, che richiedono, come tutti gli alunni, il diritto all’ACCOGLIENZA, alla CURA, all’ ATTENZIONE EMPATICA ed alla PRESENZA CONTINUA E COSTANTE.

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