Cobas: assemblea a Catania giorno 8 in vista dello sciopero del 10 novembre

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In vista dello sciopero generale del 10 Novembre, I Cobas terranno una conferenza stampa,   mercoledì 8 Novembre alle ore 10, presso la sede dei COBAS-SCUOLA in Via Finocchiaro Aprile 144,Catania.

Il comunicato

Dopo quasi dieci anni di blocco contrattuale, durante i quali Docenti e ATA hanno perso circa il 20% del salario reale, il governo annuncia che, col prossimo contratto, ad essi/e verrà restituito a mala pena il 3% (45-50 euro netti in media) e per giunta in un biennio, mentre per i presidi si prepara un aumento dieci volte tanto, di 500 euro mensili, per un totale di 11 mila euro lordi annui.

Si intende sancire così, anche a livello economico, lo strapotere e il ruolo “padronale” dei presidi che già enormi danni stanno facendo, disgregando il tessuto collaborativo nelle scuole, dando luogo a soprusi continui nei confronti dei docenti ed ATA che non si piegano alle logiche aziendalistiche.

Più in generale, dobbiamo impedire che la legge 107 venga “immortalata” nel nuovo contratto, chiudendo definitivamente docenti ed ATA nella “gabbia” della scuola aziendalistica, che fa dilagare una grottesca Alternanza scuola-lavoro, forma sfacciata di addestramento al lavoro gratuito o sottopagato, diseducativa e sottraente centinaia di ore di scolarità; che impone i quiz Invalsi per valutare le scuole, i docenti e gli studenti; che usa il famigerato “bonus” per gli insegnanti più “collaborativi” e la chiamata diretta da parte dei presidi per aumentare la conflittualità tra docenti e formare una sorta di ‘aristocrazia’ che, senza alcun merito, riceve significative integrazioni salariali.

Vogliamo aumenti che recuperino almeno quel 20% di salario perso nell’ultimo decennio;
Diciamo
NO all’inserimento nel contratto dei distruttivi contenuti della legge 107;
SI’ all’eliminazione della “chiamata diretta” e ad una drastica limitazione dei poteri dei presidi;
NO all’obbligo esorbitante di 400/200 ore di Alternanza scuola-lavoro, le scuole tornino a decidere se fare l’Alternanza e per quante ore;
NO al taglio di un anno del percorso scolastico;
NO all’Invalsi come strumento di valutazione delle scuole, dei docenti e degli studenti;
SI’ all’immediata assunzione dei vincitori dell’ultimo concorso, degli abilitati e dei precari con tre anni di servizio su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto;
e per gli ATA,
SI’ al potenziamento degli organici, le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e il ripristino supplenze temporanee (anche per i docenti).

Vogliamo il diritto di assemblea per tutti, e una scheda nazionale alle prossime elezioni RSU per misurare chi davvero è rappresentativo.

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