Classi pollaio sarebbero meno di quelle con numero minimo di studenti
Le classi pollaio, tema in cima all’agenda politica del settore scolastico, potrebbero essere molto meno di quanto di creda.
Il fenomeno non sarebbe così frequente. A fare i conti è stato il quotidiano Italia Oggi che ha esaminato le tabelle fornite alla commissione Cultura della Camera dal sottosegretario all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti.
Calcolatore alla mano e usando il condizionale, secondo Emanuela Micucci, autrice dell’articolo, le classi pollaio potrebbero essere il 5,17% del totale. In termini numerici, si tratterebbe di poco più di 19.000 classi. Per contro, sempre secondo questi calcoli, la metà delle sezioni (154.730 per la precisione) è sotto la soglia di legge per costituire una classe.
Se ciò fosse vero, il tema delle classi pollaio sarebbe un finto problema. Fatto è che – secondo la ricostruzione di Italia Oggi – i dati forniti in Commissione dove si sta dibattendo sulla proposta di legge del Movimento 5 Stelle non fanno chiarezza sul mancato rispetto dei limiti di alunni per classe definiti per legge.
Per contare le classi con un numero di alunni superiore al consentito bisognerebbe prima stabilire a quale norma si fa riferimento. “Una difficoltà – fa notare il quotidiano – ben evidenziata proprio dai tecnici della Camera nel Dossier che illustra la propostasovra di legge“.
Prendendo in considerazione il numero legale di studenti previsto dalle norme antincendio e analizzando i termini fissati dal Dpr 81/2009 per il numero minimo di composizione delle classi, Italia Oggi ha fornito una mappa per ogni grado di scuola dell’ordinamento statale.
Anche Orizzonte Scuola ha esaminato il contenuto del D.p.r. 81/09 evidenziandone gli aspetti più salienti in tema di classi pollaio.
Se ne ricava che il problema potrebbe essere contrario: a fronte di poche classi pollaio, ce ne sarebbero molte di più al di sotto della soglia minima di alunni per formare una classe.
