Classi pollaio. Il M5S porta il problema in parlamento: meno alunni per classe soprattuto in presenza di alunno H

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red – E’ necessario, inoltre, riqualificare gli edifici. A prevederlo, afferma il relatore Bocchino, ad introduzione dell’esame dell’affare assegnato al Senato sul sovraffollamento delle classi scolastiche, è il decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009. E chiede l’applicazione della sentenza  n. 552 del 2011, maggiore flessibilità nella formazione delle classi, diminuzione degli alunni in presenza di allievo in situazione di handicap e maggiore attenzione alla scuola in carcere.

red – E’ necessario, inoltre, riqualificare gli edifici. A prevederlo, afferma il relatore Bocchino, ad introduzione dell’esame dell’affare assegnato al Senato sul sovraffollamento delle classi scolastiche, è il decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009. E chiede l’applicazione della sentenza  n. 552 del 2011, maggiore flessibilità nella formazione delle classi, diminuzione degli alunni in presenza di allievo in situazione di handicap e maggiore attenzione alla scuola in carcere.

Il Senatore ricorda che il Tar Lazio con sentenza n. 552 del 2011, poi confermata dal Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso promosso da CODACONS, intimando all’Amministrazione di provvedere all’emanazione di un piano di riqualificazione degli edifici entro giorni 120 dalla comunicazione o notificazione della sentenza. Ma come l’amministrazione, non attivandosi in tal senso, si è vista commissariare dai tribunali per ottemperare alla sentenza in questione.

Bocchino invita la Commissione a richiamare il Governo affinché, nella fase di formazione delle classi, sia consentita una maggiore flessibilità ai dirigenti scolastici per le nuove prime classi. Suggerisce peraltro di ottenere detta flessibilità aumentando il margine di deroga del 10 per cento al limite minimo di alunni per classe già a disposizione e, nello stesso tempo, imponendo vincoli più stringenti alle deroghe al numero massimo, in modo da impedire il sovraffollamento delle classi. Particolare attenzione viene richiesta nella formazione delle classi in presenza di alunni disabili, precisando  che nelle classi con un alunno in situazione di handicap il numero complessivo dovrebbe essere al massimo di 20, in modo da facilitare i processi di integrazione e d’inclusività.

Infine, si sofferma sul problema dei corsi della scuola dell’obbligo presso gli istituti di prevenzione e pena, rammentando che il numero di detenuti necessari per l’attivazione di tali corsi è pari ad un minimo di 5 e che l’istruzione obbligatoria costituisce il presupposto per la promozione della crescita culturale e civile del detenuto, puntando alla sua rieducazione. Proprio in considerazione dell’enorme importanza che l’istruzione riveste in tali contesti, invita quindi il Governo a farsi promotore di iniziative anche di carattere normativo volte ad eliminare la soglia minima di detenuti per l’attivazione dei corsi d’istruzione.

Dopo l’introduzione del Senatore, nelle prossime sedute, avrà seguito il dibattito sugli argomenti.

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