Classi “pollaio”: due sentenze del Tar Molise bocciano il decreto Gelmini per garantire la sicurezza degli alunni nella scuola

Di Lalla
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Avv. Marcella Ceniccola – Il Tar Molise si è pronunciato – con le sentenze n. 144/2012 e n. 145/2012 – sulla questione relativa all’accorpamento di classi disposto in violazione di parametri normativi in materia di sicurezza e salute negli ambienti scolastici, sancendo la prevalenza del rispetto degli stessi parametri, come del resto già preannunciato in sede cautelare.

Avv. Marcella Ceniccola – Il Tar Molise si è pronunciato – con le sentenze n. 144/2012 e n. 145/2012 – sulla questione relativa all’accorpamento di classi disposto in violazione di parametri normativi in materia di sicurezza e salute negli ambienti scolastici, sancendo la prevalenza del rispetto degli stessi parametri, come del resto già preannunciato in sede cautelare.

Le decisioni si riferiscono ai ricorsi presentati, rispettivamente, dai genitori di alunni del Liceo scientifico di Riccia (Cb) e dai genitori di alunni del Liceo scientifico di Larino (Cb) avverso i provvedimenti dell’Ufficio Scolastico Regionale di accorpamento di classi all’interno dei due Istituti.

I genitori, assistiti dall’avvocato Michele Coromano e dall’avvocato Marcella Ceniccola, hanno ritenuto opportuno procedere in via giudiziale, per pretendere l’applicazione delle norme a tutela della stessa incolumità dei propri figli.

I giudici amministrativi hanno riconosciuto, in entrambi i casi, che l’accorpamento risulta chiaramente incompatibile con l’esigenza di assicurare la sicurezza e la salubrità delle aule destinate ad accogliere gli alunni delle sezioni accorpate.

In particolare, il Tar Molise ha statuito che il rispetto delle misure di tutela della salubrità degli ambienti di lavoro e di sicurezza dei lavoratori e degli utenti del servizio rappresenta una condizione di legittimità dei provvedimenti relativi all’organizzazione del sistema scolastico.

In definitiva, sono stati annullati i provvedimenti adottati dall’Ufficio Scolastico Regionale per i due Istituti, in quanto gli stessi hanno obliterato la necessità di tutelare valori primari quali la salubrità dell’ambiente di lavoro e la stessa incolumità degli alunni.

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