Classi di concorso: la A016 e la A071 sono state sempre diverse

Di Lalla
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Giuseppe Musiano* – A quanto pare ai docenti della A016 non è noto che con il Decreto 334 del 94 un precedente Governo Berlusconi (Ministro della P.I. D’Onofrio) ha trasformato la vecchia classe XXVIII di Disegno Tecnico nella nuova classe A071 Tecnologie e Disegno Tecnico, aggiungendo negli I.T.I. valutazioni pratiche multimediali (AutoCad) e orali a quelle grafiche.

Giuseppe Musiano* – A quanto pare ai docenti della A016 non è noto che con il Decreto 334 del 94 un precedente Governo Berlusconi (Ministro della P.I. D’Onofrio) ha trasformato la vecchia classe XXVIII di Disegno Tecnico nella nuova classe A071 Tecnologie e Disegno Tecnico, aggiungendo negli I.T.I. valutazioni pratiche multimediali (AutoCad) e orali a quelle grafiche.

Le ore di lezione del primo e del secondo anno di corso degli I.T.I. passarono rispettivamente dalle 6 + 4 alle 3 + 6, creando con quattro classi (2 prime + 2 seconde) una cattedra completa di 18 ore e parecchi soprannumerari (1 ogni 3 docenti).

Alla nuova disciplina fu rafforzata l’impronta prettamente tecnologica/meccanica/industriale, tanto da stabilire in una prima fase di affidarne l’insegnamento soltanto ai laureati in ingegneria industriale, escludendo gli architetti. Lo stesso libro di testo, lo storico Straneo e Consorti, ancora in adozione in qualche Istituto, rappresenta un piccolo manuale di tecnologia meccanica.

Tale indirizzo industriale fu preordinato con corsi di trasformazione/aggiornamento e relativi attestati, a cui dovettero partecipare i docenti titolari degli I.T.I., poi inseriti in una tabella/graduatoria (ancora richiamata nella O.M. sulla mobilità) per tutelare il rientro di coloro che con il cambio del monte orario erano diventati soprannumerari ed erano stati trasferiti in altre tipologie scolastiche, così come è avvenuto allo scrivente. Ad avvalorare tutto ciò l’eliminazione della disciplina Reparti di Lavorazione, disciplina esclusivamente industriale, e lo spostamento dei relativi docenti (insegnanti tecnici) in ore di compresenza proprio nella allora nuova A071 Tecnologie e Disegno Tecnico.

Tuttavia, negli Istituti per geometri la A071 non è mai entrata, si è continuato ad insegnare Disegno, così come risulta nei quadri di valutazione. Anche il monte orario delle lezioni di disegno è rimasto inalterato, appena 2 ore per anno di corso, accorpate nell’insegnamento della A016 e, quindi, senza la compresenza dei docenti di Reparti di Lavorazione. Infatti, negli Istituti per geometri dove i Presidi hanno consentito di sottrarre le ore di disegno alla A016 per assegnarle a docenti della A071, in caso di soprannumerari nella prima classe di conc. le stesse ore sono state restituite alla disciplina di provenienza annullando l’esistenza della A071.

Non sarà che I colleghi della A016 forse confondano la dicitura “….., tecnologia delle costruzioni e…” della loro disciplina con il termine “tecnologia” della A071 che invece è riferita alle produzioni industriali, per cui la riforma ha previsto verifiche orali?

Come è possibile che attuata quella riforma con grave danno per i suddetti docenti e ITP, l’attuale Governo, avente lo stesso Primo Ministro di allora e penso gli stessi obiettivi, cambi le carte in tavola, a giochi già avviati da un anno, dando ai docenti della A016 la possibilità di insegnare una disciplina che comprenda per l’appunto processi di tecnologia meccanica come la A071. Questi esimi colleghi non potevano conseguire l’abilitazione nella A071, proprio perché nei loro piani di studio non erano previste materie come tecnologia meccanica, meccanica, idarulica, elettrotecnica, misure, impianti, ……..

Allo stesso tempo, rispondendo a chi recentemente si domanda perché mai non ci si è preoccupati di acquisire l’abilitazione nella A016 essendo tutti ingegneri, e non ci si domandi il contrario, si deve dire che i laureati nelle specializzazioni industriali non potevano abilitarsi nella A016 (Costruzioni, tecnologia delle costruzioni e disegno tecnico) e nella A072 (Topografia), nonostante avessero invece sostenuto esami in Scienza delle Costruzioni, in Tecnica delle Costruzioni e in altre discipline edili.

Lo scrivente, nonostante fosse laureato in ingegneria meccanica, avesse conseguito tutte le abilitazioni che gli erano consentite, sette in tutto, ha dovuto seguire il suddetto corso di trasformazione/aggiornamento per continuare ad insegnare la A071. Non ha potuto, altresì, conseguire le abilitazioni in A016 e A072, per cui non ha potuto insegnare le relative discipline neanche quando è andato in soprannumero con l’attuazione di quella riforma, nonostante ripeto avesse superato i suddetti esami edili.

Stride, quindi, il maggiore raggio di azione che si vorrebbe dare a chi ha l’abilitazione nella A016, consentendogli di insegnare in due classi di concorso, la nuova A037, ad indirizzo edile, e la nuova A061, nonostante la mancanza di certificate conoscenze nel settore industriale che quest’ultima disciplina richiederebbe. Mentre, gli abilitati nella A071 vengono compressi con gli abilitati della A016 nella nuova A061, visto che pur avendo competenze nel settore edile non hanno analoghe altre possibilità di insegnamento e che vi sarà un aumento di soprannumerari a causa della riduzione da 6 a 3 ore di lezione del secondo anno degli ITI. E i numerosi precari della A071? Forse è gentaglia di cui non bisogna avere alcuna considerazione?!

Tutto ciò sembra farci seguire un copione ormai noto e diretto a distruggere la scuola. Una sceneggiatura mossa da un destabilizzante nuovo motto che sta prendendo sempre più piede tra noi “poveracci della scuola”:
“chi meno sa prima e di più avrà, basta farne un merito”

*Un vecchio docente soprannumerario a fasi alterne

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