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Cittadinanza e costituzione dovrà essere insegnata da tutti i docenti, le indicazioni

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Il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” riguardante il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, predisposto dal Comitato Scientifico Nazionale, ha come obiettivo quello di proporre alle scuole una “rilettura”, a distanza di 5 anni, delle Indicazioni nazionali 2012, entrate in vigore nell’anno scolastico 2013/2014, in seguito alla loro formalizzazione con il DM n.254/2012.

Il nuovo documento non ha come obiettivo quello di aggiungere nuovi insegnamenti, ma, come chiarisce il MIUR, di riequilibrare quelli esistenti dando maggiore centralità al tema della Cittadinanza che dovrà essere il punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curricolo della scuola e che incidono in misura determinante sulla progettazione e pianificazione dell’offerta formativa.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE TRA GLI OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030

La costruzione di una cittadinanza globale rientra anche negli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che, come sottolineato nel documento, è “un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030 [….]”

Tra i 17 obiettivi viene sottolineato quello che coinvolge più direttamente la scuola, che è l’obiettivo n.4 nel quale la scuola italiana è da sempre attivamente impegnata e per il quale però si richiede un impegno supplementare proprio alla luce delle nuove emergenze:

Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Nel documento si sottolinea che l’istruzione può, comunque, fare molto per tutti gli obiettivi enunciati nell’Agenda, “fornendo competenze culturali, metodologiche, sociali per la costruzione di una consapevole cittadinanza globale e per dotare i giovani cittadini di strumenti per agire nella società del futuro in modo da migliorarne gli assetti.

Le istituzioni scolastiche sono chiamate, quindi, a organizzare il curricolo e le proposte didattiche in modo da inquadrarle nella cornice di senso e significato della cittadinanza.

Come esplicitato nelle nuove Indicazioni nazionali,”i docenti sono chiamati non a insegnare cose diverse e straordinarie, ma a selezionare le informazioni essenziali che devono divenire conoscenze durevoli, a predisporre percorsi e ambienti di apprendimento affinché le conoscenze alimentino abilità e competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per nutrire la cittadinanza attiva

CITTADINANZA E COSTITUZIONE” NELLA VALUTAZIONE E NEL COLLOQUIO D’ESAME

Le nuove Indicazioni si propongono, quindi, di “rilanciare e rafforzare” le attività legate ai temi della Cittadinanza e Costituzione, in sintonia con le nuove disposizioni relative alla valutazione e all’Esame finale del 1° ciclo.

Le attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” incideranno, infatti, sulla valutazione come stabilisce l’art.2 comma 4 del Decreto Legislativo n. 62/ 2017:

Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione», fermo quanto previsto all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169”

Rimane, quindi, confermata la stessa disposizione normativa del 2008 , Legge n.169, dove nell’art.1 citato si stabilisce quanto segue:

1. A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia.

1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.

Le attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”, inoltre, dovranno essere prese in considerazione anche per il colloquio d’esame a conclusione del 1° ciclo di istruzione, come esplicitato nell’art.10 comma 3 del DM 741/2017:

Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione”

ATTIVITÀ TRASVERSALI CHE IMPEGNANO TUTTI I DOCENTI

Come chiariscono le nuove Indicazioni, l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, fin dal 2008, è stato associato, dalla normativa nazionale precedentemente citata (Legge n.169/2008), all’area storico-geografica.

Le stesse Indicazioni nazionali del 2012 riservano una particolare attenzione a Cittadinanza e Costituzione, richiamando la necessità di introdurre la conoscenza della Carta Costituzionale, in particolare la prima parte e gli articoli riguardanti l’organizzazione dello Stato.

Questi aspetti di conoscenza della Costituzione, delle forme di organizzazione politica e amministrativa, delle organizzazioni sociali ed economiche, dei diritti e dei doveri dei cittadini, come ribadito nelle nuove Indicazioni, “possono essere certamente affidati al docente di storia e comprese nel settore di curricolo che riguarda tale disciplina. Tuttavia, le Indicazioni richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attività”.

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