Ci siamo anche noi, i vincitori del concorso 2016: rendete permanenti le nostre GM! Lettera

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Inviato da Martina Giacalone – Gentilissima redazione,
Vi scrivo per portare all’attenzione dei vostri lettori il dimenticato problema delle GM del concorso 2016.

Ultimamente, noto con rammarico, che non si fa altro che parlare delle nuove procedure concorsuali, dei posti da assegnare al rientro dei docenti deportati dalle assunzioni della legge 107, dei diplomati magistrali che lottano per mantenere il loro posto di lavoro, dei neolaureati che scalpitano per entrare nel mondo della scuola.

Giustamente! Ognuno ha diritto a ciò che merita, che si è meritato in anni di studi e gavetta ed esprimo a tutti i colleghi e futuri colleghi la mia solidarietà per le vari situazioni di disagio e di attesa che stanno vivendo.
Ma vorrei ricordare, al ministro uscente ed a chi occuperà questa benedetta (o maledetta) poltrona, ai sindacati, alle istituzioni regionali che ci siamo anche noi. I vincitori del concorso 2016, compresi gli idonei (che secondo il mio modestissimo parere sono vincitori a tutti gli effetti)!

Sembra che le nostre situazioni non interessino a nessuno: che alcune procedure concorsuali siano ancora in corso, mentre se ne organizzano di nuove; che le graduatorie in cui siamo stati piazzati siano a tempo e che probabilmente non si esauriranno quando questo tempo passerà; che in molti casi i posti messi a concorso sono risultati più del numero dei vincitori, ma che, clamorosamente, le assunzioni sono state fatte con il contagocce e che molti dei vincitori rischiano lo stesso di non essere assunti; che, nel caso contrario, quando cioè, i vincitori del concorso sono risultati in numero maggiore dei posti messi a concorso,  sono stati creati elenchi di idonei i quali, formalmente, non hanno diritto a nessuna assunzione, ma che di fatto hanno vinto un concorso pubblico.
Chi pensa a trovate una soluzione ai nostri problemi? Forse che noi non abbiamo gli stessi diritti degli altri?  O che da qualche parte ci considerano figli di serie b?

Abbiamo vinto un concorso pubblico: abbiamo diritto all’assunzione (compresi gli idonei). Così dice la legge del nostro bel paese.
Vogliamo che siano mantenute tutte le promesse e le premesse relative alla nostra procedura concorsuale.
Finora non si è fatto niente a parte prolungare di un anno la vigenza delle graduatorie di merito (GM): nessun’altra deroga per i nostri diritti, mentre la famosa legge 107, annunciata come panacea definitiva per tutti i mali del mondo della scuola, è stata smontata con deroghe per tutti. Grazie anche alla magistratura che ha messo le pezze dove chi comandava ha sbagliato.

Piacerebbe anche a noi, vincitori di un concorso pubblico (secondo la legge), che ci si interessasse alla nostra condizione di intrappolati nel limbo dell’attesa;
che le nostre graduatorie diventassero permanenti permettendoci di essere assunti tutti, pure gli idonei; anche se dovessimo aspettare più anni dei quattro (ma per alcune classi di concorso sono tre, se non addirittura due) concessi, per favore, che non ci si costringa a subire l’umiliazione della partecipazione  ad  un nuovo concorso;
che non si bandissero altri concorsi prima che siano smaltite le GM 2016.
E, per favore, che non ci si catturasse come allodole con lo specchietto delle assunzioni su territorio nazionale. Abbiamo deciso volontariamente la regione in cui partecipare e lì vogliamo essere assunti. Che non ci si usasse per riempire i vuoti dei trasferimenti ottenuti in deroga alla legge 107 o perchè il Miur è stato condannato per il mancato funzionamento dell’algoritmo. E comunque, l’assunzione su territorio nazionale sia su base volontaria. Non si punti la pistola alla tempia dei docenti imponendo una difficile scelta: o prendi il posto dove ti diciamo noi o butti nel cesso quanto acquisito tra supplenze, incarichi e concorsi superati. Chi vuole spostarsi sia libero di farlo; chi non vuole, resti  nelle GM diventate permanenti, a disposizione per i ruoli nella regione dove ha superato il concorso. Di deportazioni ce ne è già stata una ed i risultati e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: famiglia smembrate, eccessivo dispendio di denaro, ricorsi, deroghe, compresa pure la  categoria, purtroppo presente, dei furbetti della 104.

Sicuramente il disagio che viviamo noi insegnanti del Sud parcheggiati nelle GM è maggiore perché  a Nord statisticamente ci sono più alunni e di conseguenza  c’è più bisogno di insegnanti in quelle regioni. Va bene, ma due sono i punti da chiarire in proposito.

1) Gli spostamenti, alias deportazioni, siano su base volontaria, senza penalizzare chi non può lasciare la propria regione per svariati motivi, non ultimi quelli economici.
2) Tenere presente pure le esigenze degli alunni del Sud: per loro non c’è tempo pieno, non c’è diritto di continuità,  necessità di affiancare insegnanti qualificati agli alunni in difficoltà, agli stranieri che hanno problemi con la lingua, ci sono classi pollaio…

E questi sono solo pochi dei tanti modi di assumere nuovi, motivati, preparati,  qualificati, già testati dai concorsi insegnanti al Sud, senza penalizzare il Nord. Solo che manca la volontà politica, nazionale e regionale, ed il denaro, il denaro che però si trova per impinguare le casse delle scuole private.
Davanti a queste prospettive, noi vincitori di concorso, figli di serie b della scuola italiana e della politica che non si interessa o che risolve i problemi solo di chi grida di più, siamo sfiduciati ed offesi. Offesi nei nostri diritti e nella nostra professionalità.
Ma ci sembra di gridare con voce senza suono verso orecchie tappate e facce senza vergogna.
CI SIAMO ANCHE NOI!

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