Chiusura CNPI. Gilda: vuoto legislativo da colmare

Di Lalla
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Ufficio stampa Gilda Insegnanti – “La scuola e gli insegnanti italiani restano orfani di un importante organismo in grado di esprimere pareri e proposte e di dare almeno un minimo di garanzie circa la libertà di insegnamento sancita dall’articolo 33 della Costituzione”. Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta la chiusura del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) decaduto definitivamente dopo 14 anni di proroghe.

Ufficio stampa Gilda Insegnanti – “La scuola e gli insegnanti italiani restano orfani di un importante organismo in grado di esprimere pareri e proposte e di dare almeno un minimo di garanzie circa la libertà di insegnamento sancita dall’articolo 33 della Costituzione”. Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta la chiusura del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) decaduto definitivamente dopo 14 anni di proroghe.

“Quanto avvenuto in questi quasi tre lustri – sottolinea Di Meglio – rappresenta un monumento all’incapacità legislativa della classe politica. Ci auguriamo che in campagna elettorale questo problema incontri sensibilità nei
programmi che ancora stentiamo a intravedere perché tutti gli schieramenti politici si stanno limitando alle solite e generiche attestazioni sull’importanza della scuola per il futuro del Paese”.

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